SANT’ELPIDIO A MARE – Due modi di chiudere le feste. Due momenti di grande spettacolo. Quello pirotecnico di Amandola, quello unico e non replicabile del presepe vivente all’interno della basilica di Santa Croce.
Ad Amandola è andata in scena la giornata quasi perfetta, pensata dal sindaco Adolfo Marinangeli insieme a tanti collaboratori, dentro e fuori dal Comune. Perché in un colpo solo si è guardato al futuro, con la consegna del bonus da 200 euro a ogni famiglia dei 22 nuovi nati, al presente, con la lotteria degli scontrini che ha visto oltre 500 acquisti nel periodo delle feste nei negozi di Amandola, e al passato con il ritorno ai fasti pre pandemia con una festa danzante tra musica e fuochi d’artificio. Centinaia di persone in piazza Risorgimento con il naso all'insù.
A Sant’Elpidio a Mare, nel cuore dell’area caratterizzata dai vivai di piante, dopo una passeggiata illuminata solo dalla luna e da qualche faro delle auto a passo d’uomo tra protezione civile e vigli urbani, centinaia di persone, diventate migliaia a fine giornata.
La basilica appare dopo poco, illuminata di rosso, con un lungo raggio di luce che si perde nel cielo, quasi ad annunciare la natività che di trova al suo interno. Tante le scene riprodotte, con grande cura degli abiti, che fanno immergere le persone in una Betlemme elpidiense. Fuori, l’immancabile hostaria oltre alle pecore con tanto di agnellini. L’attesa, per una volta, non era per il bambinello ma per i re Magi, perché dal cavallo a scendere è stato il sindaco Alessio Pignotti in costume.
Un coinvolgimento corale, tante le associazioni, con in testa il cantore della storia di Sant’Elpidio Manfredo Longi, che han permesso di vivere uno spettacolo complesso e unico, come il giorno a disposizione per ammirarlo. E chissà che il prossimo anno non si possa renderlo il perno di un calendario natalizio non solo comunale.