ASCOLI PICENO – Da ispanico a Piceno, è un attimo. Russell Crowe, nato in Nuova Zelanda, ha raccontato di avere origini italiane.
Una lunga ricerca degli avi l’ha portato a scrivere via Twitter, oggi X, che il suo bis-bis-bisnonno, Luigi Ghezzi, era nato nel 1829 ad Ascoli Piceno. Ma prima di arrivarci ha commesso diversi errori di valutazione che l’avevano portato fuori strada.
E invece, Luigi, figlio di Agostino e Annunziata, era andato a lavorare in Argentina , poi diretto in India si ritrovò aa Città del Capo dopo un naufragio. Qui si è posato con Mary Ann Curtain e si trasferirono in Nuova Zelanda.
“Ho condotto lunghe ricerche ed è emerso che i miei avi hanno origini norvegesi, italiane, scozzesi, maori, e dal un test del Dna di un parente stretto sono emerse. prosegue Crowe - ascendenze in maggioranza irlandesi, anche se non sappiamo come e tramite chi”.
Non appena saputo dell’annuncio, il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti ha fatto partire la missiva di invito: “Ascoli è una delle città più importanti dal punto di vista storico e conserva in ogni modo la sua memoria storica. E ora ci fa piacere aver contribuito per metà a dare i natali a Crowe, una delle star di Hollywood. A questo punto lo invitiamo ufficialmente ad Ascoli Piceno, sia per vivere esperienza molto autentica nell'Italia centrale, un tuffo nella bellezza e nella cultura, che per contribuire alla promozione della città, dato che è uno degli attori più importanti del panorama internazionale".
Entusiasta Fioravanti che racconta di aver ricevuto decine di tweet sull’argomento: “La nostra è una città da Premio Oscar!"
L'attore ama molto l'Italia e posta spesso immagini dei suoi viaggi nel nostro Paese. Ma finora non è mai stato nei luoghi di origine del suo avo. "Andare alla loro scoperta potrebbe essere un'avventura" conclude l'attore. “Come sindaco non posso che cogliere l'opportunità per invitarlo pubblicamente a visitare Ascoli, lo ospiteremo molto volentieri” ribadsice Fioravanti.
E chissà che non arrivi la cittadinanza onoraria, del resto è già un italiano ad honorem dopo la sua performance nel Gladiatore.
r.vit.