FERMO – Luca Pezzani ha preso la guida di Marca Fermana a marzo 2023. “E ci siamo presi un impegno, tenere i soci sempre informati e aggiornati, perché l’associazione deve essere protagonista sempre” spiega. Presidente e direttivo hanno scelto Tipicità, una vetrina regionale, per fare il punto e indicare la visione “di chi si muove nel turismo”.
Non ha uno stand l’associazione. il motivo è semplice: “Bisogna avere progetti pronti e da mostrare. Noi stiamo ricostruendo l’appeal dopo aver scelto la sfida di gestire questa associazione che ha del bello, che è la collaborazione tra pubblico e privato, e del brutto, ovvero aver passato anni a non fare quanto previsto che ha portato 8 comuni a lasciare l’associazione” prosegue il presidente.
Primo obiettivo è far rientrare i comuni usciti, “e diversi hanno manifestato la volontà di rientrare: penso a Rapagnano, Monte Giberto e Lapedona”. Per Porto Sant’Elpidio si attende il passaggio in maggioranza peer poi andare in consiglio comunale. “Per lavorare meglio, è necessario riavere tutti i comuni all’interno, perché promuovere la costa con un buco è complicato. Noi vogliamo fare, ma fare quando siamo pronti” prosegue Pezzani.
Il nodo principale restano i conti che hanno portato a debiti e passività, anche con il comune di Porto San Giorgio, proprietario della sede. “Stiamo stabilendo quanto dobbiamo per il passato e quanto dovremo per il futuro” ribadisce il presidente ringraziando l’assessora sangiorgese Petracci, in sala, per la disponibilità alla trattativa.
C’è poi la scelta di rinunciare all’unico dipendente “è dovuta ai conti che non ci permettono una struttura così pesante. Stiamo regolarizzando tutto quello che gli dobbiamo”.
E l’operatività come si garantisce? “Stiamo cercando via bandi regionali di inserire un giovane che ci aiuterà a svolgere il quotidiano e a seguire nuovi progetti”. Marca Fermana gestisce per la regione lo Iat che ha sede a Porto San Giorgio e questo permette di incassare qualcosa utile ai conti.
La costa sta creando il suo brand, ogni comune prosegue con la sua promozione, “ma questo non cozza con la nostra attività, anzi. Noi dobbiamo essere il contenitore di quello che i comuni fanno. E chi lo fa trova legami inaspettati. Come quello con l’associazione lago Trasimeno (ne fanno parte le attività privati di 8 Comuni) e l’associazione Conero, che ci permetterà di coniugare territori diversi e dalle offerte che si possono mixare”. Parteciperà a sempre più manifestazioni. Dopo Monaco, Milano e Varpalota, Marca Fermana sarà presente alle principali fiere “per organizzare scambi culturali”.
Si ritiene un’associazione utile per partecipare ai bandi, garantisce punteggio ai Comuni. “Se c’è una cosa di cui abbiamo bisogno è la comunicazione, intesa come social, sito internet, brochure. Il tutto finalizzato alla promozione senza aumentare le quote degli associati. Ma io il turista dove lo indirizzo? si chiedono tanti operatori. A questa domanda deve rispondere Marca Fermana che con il suo sito, su cui sta lavorando Jef e la social media manager Sara Francia”.
È passato un anno, sembra tanto, ma non è così. Almeno per loro: “Noi stiamo correndo - ribadisce il privato in direttivo, Peppe Lilla del Vecchio Gelso - e abbiamo le qualità. Dateci ancora un po’ di mesi”.
Il tempo corre, Pezzani lo sa bene, fa il sindaco: “Noi siamo stanchi di fare annunci. Quello che dico a comuni e associazioni è che credere in Marca Fermana noi daremo quello che per sette anni mi sono aspettato: una capacità relazionale con la regione, superando i limiti fisici dei piccoli comuni. Per questo abbiamo già parlato con l’Atim, ragionando su alcuni progetti, a partire dal brand del lusso che può veicolare il nostro territorio e interessa i piani regionali. E così per il food”.
Da qui l’accordo con l’associazione regionale cuochi, guidata da Guido Tassotti: “Una delle nostre mission è non dimenticare il patrimonio gastronomico, arricchendo al contempo così contadini e produttori. Con Marca Fermana lo faremo, usando al meglio il suo essere contenitore di realtà. Faremo insieme iniziative nei borghi”.