di Raffaele Vitali
CIVITANOVA MARCHE – “Finalmente presentiamo questo grande evento che abbiamo costruito per la Regione Marche”. Il più importante think tank internazionale sui temi finanziari, economici e sanitari approda alla Mole Vanvitelliana: ecco che The European House Ambrosetti si apre ai territori. Un pool di selezionati imprenditori, dirigenti e politici potranno prendere parte alle discussioni di quello che da sempre è uno dei momenti di confronto più esclusivi dell’Italia.
“Una scelta per dare visibilità a questa regione e ai suoi imprenditori. Le Marche faticano a risalire nella piena attenzione nazionale, questa è un’occasione e il nostro obiettivo” sottolinea Marco Moreschi, direttore generale del Banco Marchigiano.
Una sfida per l’istituto di credito e non solo. “Noi intermediamo relazioni, creiamo connessioni, non lavoriamo solo sul credito e il supporto finanziario. E andiamo oltre lo slogan, agiamo” ribadisce ripetendo con soddisfazione l’essere diventati hub regionale del Forum
Tanti protagonisti per una macchina che vuole essere il motore delle idee. Danilo Di Matteo è l’uomo Ambrosetti per il centro Italia: “Promozione sistemica dell’imprenditoria, di questo parliamo. Siamo partiti dalla percezione comune di una sfida organizzativa che abbiamo vinto. Da 47 anni villa d’Este di Cernobbio è il luogo iconico. Per questo mi piace la scelta della Mole Vanvitelliana, un altro luogo iconico. Bisogna legarsi a posti precisi. Il nostro obiettivo, dall’arrivo della pandemia, è stato quello di cercare un new normal. Dovendo ridurre la presenza di partecipanti all’interno della villa, abbiamo pensato al diverso”.
Torino, Puglia e Marche sono i tre hub che ruotano attorno a Cernobbio. “Coinvolgiamo le classi dirigenti locali. Un confronto alto su temi dell’oggi e del domani” prosegue Di Matteo. Si parlerà di scenari geopolitici, “a cominciare da Afghanistan e Cina”, di innovazione tecnologica, di ricerca scientifica, il coordinamento sanitario attraverso i migliori analisti del mondo. “Noi diamo alle Marche contenuti per riconquistare il posto che meritano nel Paese, dopo che negli ultimi anni sono scivolate verso il sud. Da qui il merito di Banco Marchigiano e Confapi che hanno colto l’opportunità di mettere a disposizione i contenuti al board regionale”.
Marco Moreschi conduce le danze, ma fondamentale è il ruolo di Mauro Barchiesi, presidente Confapi: “Il nostro compito è guidare la transizione in corso, dalla tecnologia all’ambiente, facendo rete. Con questa tre giorni offriamo un osservatorio privilegiato che permetterà di ascoltare in diretta figure che normalmente semplicemente si leggono. Noi siamo la voce delle Pmi private e cerchiamo di farla sentire”.
Se Moreschi è la mente, Angelo Serri e Tipicità sono il braccio operativo. “Attenzione, professionalità e responsabilità è quello che abbiamo messo in campo. Abbiamo creato un villaggio dell’economia e della conoscenza. Una struttura esclusiva creata ad hoc. Saremo in collegamento con Cernobbio. Cinque slot in tre giorni. Parteciperanno, in media, tra i 60 e 90 auditori” precisa Serri.
Venerdì focus sul mondo, sabato si parla di Europa e domenica Italia. “Le pause diventano il momento di matching, di relazione tra i partecipanti. Un format che abbiamo sperimentato e che funziona” prosegue il direttore di Tipicità, che al suo fianco ha Alberto Monachesi. “Sabato è il giorno più local, regionale. È l’evento che caratterizza l’hub. Per due ore si esce da Cernobbio e le Marche si confronteranno, ascoltando i partner principali e volti internazionali come la Loacker che dall’Alto Adige ha conquistato il mondo”.
Ogni giorno ritmi garibaldini, perché le idee corrono veloci. “Venerdì sera offriremo anche un viaggio enogastronomico nelle Marche, con 12 degustazioni salate e tre dolci che arrivano da ogni provincia. il tutto contornato con la compagnia dello Sferisterio che mette a disposizione pianoforte e Soprano per raccontare i 100 anni dell’attività con una serie di opere indimenticabile. Una scena che diventa momento di dialogo e confronto tra gli stakeholder marchigiani” riprende Moreschi.
Se la Mole si apre è perché il comune di Ancona si è messo subito a disposizione, come un imprenditore. Paolo Marasca, assessore della giunta Mancinelli, non si nasconde: “Facile dire sì. Un capoluogo deve essere a servizio della Regione”. Tanti partner, a cominciare dall’Università Politecnica del rettore Gregori, non hanno esitato a mettere in campo il proprio nome, le risorse e i principali referenti aziendali.
Uno è Innoliving di Danilo Falappa: “Questo evento dà alle Marche il posto che merita. Con Banco Marchigiano ci muoviamo per iniziative di alto livello che creano valore. Qui non è solo networking, è portare contenuti di alto livello”. Med System, che fa parte del Med Group, è innovazione, quella che non mancherà durante il forum: “Da 40 anni facciamo innovazione, offrendo soluzioni informatiche e tecnologiche all’avanguardia. Med Systems nasce quest’anno puntando su ricerca e sviluppo interna, ma guardando al mondo e alle nuove frontiere. Portare il Forum nelle Marche è un’occasione che non si poteva perdere. E speriamo sia solo un punto di inizio” spiega Stefano Parcaroli.
E la sua sollecitazione non cade nel vuoto: “Questo è un progetto pilota che non vogliamo fine a se stesso. Prematuro fare promesse, ma qui decliniamo una strategia, è l’inizio di un percorso. Poi domenica raccoglieremo i riscontri degli imprenditori, se utile e finalizzato. Cominciamo un cammino” ribadisce Moreschi che incassa la battuta dell’uomo Ambrosetti: “Il 2-3-4 settembre 2022 ci sarà la 48esima edizione a villa d’Este…”. Della serie, noi ci saremo, le Marche se funzionano anche.
Tornando ai partner, ecco Emmedata con Fabrizio Mori: “Poter accedere a contenuti normalmente chiusi è fondamentale. Siamo piccoli, ma grazie a illuminati calzaturieri abbiamo sviluppato software verticali, informatizzando attività manuali”. La scelta di Loacker è di Marco Moreschi ed è arrivato a Civitanova il direttore Italia Sven Rossi a riprova dell’importanza dell’evento: “Mi sono fatto trainare da Falappa, ho sentito la sua fiducia. Esportiamo in 118 Paesi al mondo. Siamo qui perché abbiamo sentito parlare di sistema e trasversalità e questo ci piace. La nostra filosofia ci impone, da cento anni, di dare spazio alle materie prime italiane, dove possibile. Perché chiaramente la vaniglia non si trova qui. Noi abbiamo piani di farming program diretti dove non possiamo comprare sul posto. Nocciole e latte sono italiane e anche con le Marche abbiamo rapporti di lavoro. Nessuno può farcela da solo, bisogna fare sistema e rendersi visibili. Per farlo ci vuole coraggio e quindi siamo con voi per trovare insieme la miglior visibilità”.
Uno squadrone, ma ogni macchina ha bisogno anche delle viti più piccole per non deragliare. E queste sono l’Accademia di Tipicità, con l’alberghiero di Senigallia, che curerà la cena del venerdì; Micamole di Ancona, la cooperativa sociale che organizza i coffee break e “che sta nel mio cuore” riprende Moreschi; lo scatolificio Di Battista che dopo aver creato per Tipicità scenografie uniche, si occuperà di sedie e tavolini dei salotti di discussione grazie al suo ecodesign.
“Non c’è un protagonista, ma un protagonismo diffuso. Questa è la mia indole, questo devono fare le Marche” conclude soddisfatto Moreschi ricordando che ci sono anche l'immunologo Anthony S. Fauci, il CEO di Moderna Ste'phane Bancel, il presidente di Alibaba Michael Evans, Fabiola Giannotti, direttore generale del CERN, Joseph E. Stiglitz, Nobel per l'economia, il primo ministro della Libia Abdul Hamid Dbeibeh e Fe'lix Tshisekedi, presidente della Repubblica Democratica del Congo tra i 60 relatori.
