“Il cibo è uno straordinario veicolo di comunicazione e di incontro che unisce e crea i presupposti di sviluppo sostenibile” sottolinea Angelo Serri, il patron di Tipicità, il festival ideato insieme con Alberto Monachesi.
Se c’è un settore che ha bisogno della fisicità è quello del food. Lo sa da sempre Tipicità, il festival del Made in Marche. Che si è trasformata in Evo e ha reso Macerata il luogo del possibile. “Un format interessante, che ha coinvolto ristoranti, chef, intellettuali. Noi guardiamo al futuro senza mai dimenticare il passato”.
Il Grand Tour è la vetrina dei piccoli e dei grandi, di chi porta avanti il made in Italy. “Il cibo come connessione tra tradizione e innovazione, un progetto che mi ha subito convinto” ribadisce il sindaco di Macerata, Stefano Parcaroli. È lui, da innovatore di professione con il mondo Med, che ha capito che era arrivata l’ora di aprire le porte al format che nato a Fermo è ormai, a tutti gli effetti, la casa delle Marche.
Un innovatore che ben si sposa alla filosofia di Tipicità che trova sempre partner diversi. Anche nel mondo finanziario. Da Banca Mediolanum, attenta anche al piccolo, alle famiglie e non più solo ai grandi portafogli, a Banco Marchigiano, che ha fatto del sostegno al sistema imprenditoriale locale il suo must. Il direttore Marco Moreschi lo ricorda spesso: “Abbiamo tante Pmi che funzionano legate tra di loro, se ne crolla una le altre la sorreggono: è un modello. E invece c’è una rincorsa alla grande dimensione. Ma sappiamo quali rischi comporta? Alziamo la voce per salvaguardare l’ecosistema. Noi come banca lo facciamo e vogliamo giocare in attacco. Ragioniamo davvero di new economy, andando incontro al sovra indebitamento necessario delle piccole aziende. La piccola impresa va salvaguardata per forza e per convinzione”.
E ce ne sono tante di modelli di questo tipo, soprattutto nel settore del food e di quello che ruota attorno, dal packaging, colpiscono sempre i prodotti Di Battista, alla distribuzione, passando per le materie prime. Il tutto in una logica sempre più sostenibile. Basti pensare che attraverso l’app AWorld, il team di Tipicità Evo ha abbracciato la sfida al cambiamento climatico, punto fermo del Grand Tour delle Marche, e ha monitorato le giornate, dimostrando che la community di Tipicità ha compiuto ben 50mila azioni virtuose per un quotidiano risparmio di C02.
Un impegno che ha delle conseguenze per tutti, infatti come premio Tipicità creerà 15 nuovi alveari nell’appennino marchigiano, una scelta in sintonia con gli obiettivi di tutela della biodiversità che si è data anche la Regione Marche.
Raffaele Vitali