PIACENZA – Non se lo meritava capitan Di Angilla quel pallone che rimbalza sul ferro ed esce. E invece, basket beffardo, tocca a lui sbagliare il libero che avrebbe portato, quantomeno, la Sutor ai supplementari. Brinda invece Piacenza che vince una gara che aveva perso un paio di volte durante i 40’. Una buona Premiata, concertata, capace di break dirompenti e poi, come spesso le accade, di pase lunghe e dolorose.
Purtroppo un’altra giornata no in attacco di Villa e Lupetti non aiuta coach Ciarpella a vivere un mercoledì sereno. I compagni, bene Caverni, hanno compensato fino a quando hanno potuto. La voglia di fare di Rovatti lo ha portato prima a segnare da ogni posizione e poi a commettere falli ingenui che l’hanno messo fuori dal match nei momenti chiave. Senza Ciarpella, out per la storta alla caviglia rimediata domenica, il coach gialloblù ruota il più possibile i suoi uomini, anche perché ci sono le gambe da preservare in vista di domenica, quando la Sutor affronterà Senigallia nel match da non sbagliare.
È strano, i veregrensi giocano meglio contro le big. Scatta qualcosa dentro la testa dei giocatori, è evidente. Ma non è bastato neppure un solido Polonara in difesa e a rimbalzo per invertire il trend negativo delle ultime settimane. Quel tiro libero pesa su Di Angilla, ma in realtà la Sutor non doveva arrivarci in quelle condizioni, considerano che aveva toccato anche il +10 (37-57). Piacenza ha trovato risorse inaspettate, come Brindelli, e qualche conclusione fortunosa.
La Sutor trascinata da Caverni non ha mai mollato, impattando sul 68-68 con un appoggio preciso di Panzieri servito in area dal play. E ancora Panzieri poteva decidere il match, ma dopo aver subito fallo a 5 secondi dalla fine è costretto a uscire, lasciando così la palla bollente al capitano. Segna il primo, sbaglia il secondo, prende il rimbalzo, ma poi perde palla e Piacenza esulta (71-69).