La composizione della giunta regionale guidata da Francesco Acquaroli deve far riflettere il Fermano. Il presidente è stato chiaro: ho preso i migliori. A prescindere da tutto e da tutti. Di certo, rispetto all’era Ceriscioli ha scelto gente già esperta e preparata, un team pronto a rispondere al complesso presente.
Questo ha però comportato due conseguenze. La prima è che il Fermano non è stata in grado, politicamente, di mettere di fronte ad Acquaroli personalità tali da meritare la nomina ad assessore. La seconda è che ora bisognerà lavorare di fino per tenere alta l’attenzione sulla piccola provincia.
Ma questo vale anche per il presidente. Che lo sa bene e ha già dato evidenti indicazioni. Il neo assessore allo sviluppo economico, Mirco Carloni, infatti, debutterà proprio a Fermo la prossima settimana: “Questa è la mia risposta a chi pensa che guarderò solo al nord della Regione”. E Guido Castelli, sa che dovrà agire, e in fretta, per migliorare i bandi dell’area di crisi complessa, delega che gestisce con Bilancio e Ricostruzione.
Acquaroli, con la scelta di lasciare fuori il laborioso Fermano, ha alzato il livello di aspettativa su ogni elemento della sua squadra. Ha chiamato ogni assessore a un senso di responsabilità superiore, che li deve spingere oltre il proprio bacino elettorale. Non si può rappresentare solo uno spicchio di regione e proprio questo ha convito Acquaroli nel far fuori Fermo e compagnia, considerati troppo concentrati sui propri bisogni e non pronti a lavorare per il rilancio del sistema economico regionale.
Puniti dal presidente quindi, ma con una strategia di fondo molto logica: portare modelli diversi, di pensiero e di azione, in questo angolo dominato dalle Pmi e dal calzaturiero, un settore maturo bisognoso di innovazione. Innovazione che è già entrata dentro il distretto del mobile pesarese, zona di Carloni, e che si sta facendo largo tra meccanica e agroalimentare nel Piceno, zona di Castelli.
Acquaroli si gioca molto, il Fermano può solo sperare che abbia lui le carte vincenti, sapendo che l’unico jolly a disposizione ha il volto di Andrea Putzu, mai come ora vero riferimento in Regione della provincia nonostante la presenza di Cesetti, l’esperto politico destinato a un finale di carriera in minoranza ma non certo silente.
Raffaele Vitali - direttore www.laprovinciadifermo.com @raffaelevitali