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Il Fermano inclusivo di Nofri. Bar, gelaterie, b&b, poliziotti e comuni: pronti nuovi operatori che parlano la lingua dei segni

27 Febbraio 2024

di Raffaele Vitali

FERMO – Partimmo nel 2018 con un sogno, nel 2024 siamo alla realtà con un albero di progetti”. Carlo Nofri, direttore della Scuola Superiore di Mediazione Linguistica, è felice. Davanti a sé ha una aula magna piena di ‘studenti’ che hanno frequentato il corso in lingua dei segni.

 “La famiglia cresce, la sensibilità degli operatori commerciali, e non solo, per la lingua dei segni è sempre più grande”. Alle prime due città, Fermo e Porto San Giorgio, si sono aggregate la città di Porto Sant’Elpidio e Montegranaro, oltre che Campofilone e Sant’Elpidio a Mare.

“Se siamo tutti qui è grazie a un progetto della regione Marche, per questo dico grazie ad Andrea Putzu, che ha avuto la lungimiranza di credere, insieme con il ministero per la disabilità, nell’accessibilità e nell’inclusione. La nostra è una Regione in alto nelle classifica quando si parla di inclusione sociale” prosegue Carlo Nofri affiancato dalla docente e traduttrice Diletta Coppola.

Le novità non mancano, perché il progetto Fermo Deaf Friendly City è un vortice di positività. “Una città che ragiona da provincia. Da pochi giorni, grazie ad alcuni giornalisti della Rai, è partito il progetto Open Channel Tv, la prima web tv italiana pensata per persone sorde e ipoacusiche, che sono più di quanto si pensi. Mille i sordi nelle Marche, 23 mila gli ipoacusici. Il canale nasce qui, ma vuole diventare nazionale”.

Tra le novità c’è che Ossmed, di cui Carlo Nofri è presidente, diventa parte del percorso per le barriere lilla, che rappresentano il turismo accessibile. E poi la prima grammatica di base pensata per i non udenti. Una grammatica scritta in modo semplice, un libro sottoposto a un software che analizza l’indice di leggibilità. Prosegue il lavoro per la spiaggia Deaf friendly di Porto San Giorgio “che ci permette di ospitare di nuovo gli studenti dell’università americana che vengono a studiare la lingua dei segni italiana”.

Ma non basta, Nofri alza il tiro e si rivolge ancora a Putzu: “Stiamo organizzando un educational tour per dieci città della rete mondiale della learning city dell’Unesco. E cercheremo di fare in modo che le delegazioni vengano spalmate negli esercizi ricettivi che hanno creduto nel progetto e hanno scelto di formare dei rappresentanti”. La Learning City italiana sarà protagonista anche a Genova per il salone del turismo.

Tornando al corso, Nofri sottolinea che al corso hanno preso parte anche rappresentanti delle forze dell’ordine: tre i poliziotti che hanno aderito per garantire così un servizio ancora migliore. “C’è un nesso stretto tra sicurezza e turismo. Sono contento che la questura abbia aderito, è un’attenzione che la distingue a livello italiano”.

Putzu ascolta: “Qui c’è un territorio, commercianti, dipendenti comunali, forze dell’ordine. Insieme si migliora e si prosegue quel percorso verso le bandiere lilla che sono importanti da tutti i punti di vista. L’aeroporto delle Marche ha inserito un punto di informazione Lis. E poi mi piace il percorso delle spiagge. Vorrei che tutti i comuni costieri si adeguino e collaborino. Quello che Nofri fa arricchisce il Fermano, dobbiamo saper cogliere l0opportunità e vorrei che diventassimo la prima provincia d’Italia a parlare un linguaggio unico e soprattutto a parlare la lingua dei segni”.

Annuisce Micol Lanzidei, assessora alla Cultura delegata alla Learning City: “Nofri per noi è il pioniere che trasforma le parole in fatti, per la città è davvero un valore aggiunto, aiuta lo sviluppo del nostro essere umani. Posso dirgli solo grazie. La Fermo Learning City è la casa della nostra cultura, ma è anche il volano che ci porta fuori dai nostri confini. E anche in questo Nofri è un tassello fondamentale, ci ha aperto legami come quello con Fabriano, altra città Unesco che ci permetterà di collaborare in occasione del prossimo festival dell’acquarello”.

Chi ci crede è Porto Sant’Elpidio, che entra in corsa e con nove operatori formati: “Da soli non si va da nessuna parte. stiamo lavorando su sinergie di più livelli, che sia la promozione che siano i servizi. Ogni iniziativa che unisce ci vedrà protagonisti” racconta soddisfatta l’assessora Elisa Torresi.

Un funzionario del comune, Lucia Malaspina, arriva da Montegranaro, che così dà il via alla collaborazione con la San Domenico: “Mi hanno fatto capire la valenza sociale, oltre che turistica. Siamo piccoli, ma è proprio vero che insieme siamo una forza”. Chi è coinvolto in prima linea è Porto San Giorgio con l’assessore Tombolini: “Il multilinguismo accogliente è fondamentale. Abbiamo tante  bandiere nella nostra città, sono il simbolo dell’impegno che quotidianamente amministratori e uffici svolgono”.

A chi ha terminato il corso un certificato e dei segna tavolo che possono essere posizionati nei locali e nei b&b oltre che negli uffici comunali. Ed ecco i ‘diplomati’ che parleranno con le mani fin dalle prossime settimane facendo gioire il presidente dell’associazione sordi del fermano, Luciano Santoni.

Lis primo livello: Petra Feliziani, Marta Pagliara, Ilenia Sagripanti, Sonia Sansolini, Ombretta Zanocchia, Luca Giovanni Rovoletto, Raffaella Silipo, Cecilia Sbrolla, Elena Brega, Antonella Fochi Vichi, Simona Conestà, Pamela Scoppa, Maaria Simona Ramini, Maria Lisa Mircoli, Cecilia Galeota, Antonella Cingolani.

Lis secondo livello. Marzia Simonelli, Davide Triulzi, Valentina Vagnoni, Federica Pecorari, Giordano Santarelli, Laura Albertini, Ivana De Angelis, Matteo Orfini, Stefano Zambelli, Elisa Catalini, Lucia Albertini, Marina Bonaazzi, Lucia Malaspina, Maria Chiara Leonori, Federica Mazzoni.

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