di Raffaele Vitali
FERMO – Sono 44 milioni gli italiani con almeno una dose di vaccino. “L’immunità di gregge, intesa come livello di immunizzazione che azzera la circolazione di un virus, non è obiettivo che ci possiamo porre con il SarsCov-2” ribadisce però per il Comitato tecnico scientifico, Silvio Brusaferro.
Si conferma alta l’efficacia della vaccinazione completa: contro l’infezione è al 77,8%, contro il ricovero è al 92,4% , contro la terapia intensiva è al 94,8%, contro il decesso è al 94,3% (fonte Istituto superiore di sanità). “Il nostro obiettivo – ribadisce Brusaferro - è ridurre il più possibile la circolazione del virus ed i contagi e contenere al minino ricoveri e morti. Se l’incidenza dei casi continuerà a scendere sarà possibile considerare un allentamento delle restrizioni, ma mantenendo distanziamento”.
Eppure, i fermani ancora hanno dubbi e restano lontani dai centri vaccinali: il 22,53% della popolazione della provincia di Fermo, ovvero 35mila cittadini, è ancora senza vaccino. E solo l’1% ha già fatto la terza dose.
I dati sono quelli dell’Asur 4 (nella foto il direttore Grinta) e certificano una difficoltà a intercettare uno zoccolo ancora duro, in particolare tra i 40 e i 60 anni, con un focus sulla categoria degli insegnanti, numerosi quelli che si presentano alla don Dino Mancini per chiedere l’esenzione. “Poi, se presi uno per uno, gli indecisi dopo aver ascoltato si vaccinano” racconta uno dei medici che volontariamente regala ore alla collettività.
Per questo serve uno sforzo collettivo, anche della politica, pur nella libertà di scelta del sindaco, consapevole che l’alternativa è il tampone ogni due giorni. E chissà se chi non si vuole vaccinare si è mai davvero chiesto cosa gli viene messo nel naso come reagente.
Il podio dei comuni ‘no vax’ o con la più alta percentuale di non vaccinati che dir si voglia è composto da Rapagnano, Porto Sant’Elpidio e Monterubbiano. Ben sopra la media provinciale, si va dal 27,11 del comune guidato da Ceroni al 26,52 di Meri Marziali (597 residenti su 1987 vaccinabili) fino al 26,91 della città di Franchellucci, che ovviamente impatta a livello di popolazione con i suoi 6626 cittadini non vaccinati.
Il problema è che sotto il 20% ci sono davvero pochi comuni: il migliore resta Monsampietro Morico, con il 16,99% di popolazione senza dosi, seguita da Montefalcone Appennino (17,46), Lapedona (17,89), Montappone (18,14), Santa Vittoria in Matenano (18,42), Monte San Pietrangeli, Monte Urano, Monte Vidon Corrado e Magliano di Tenna. Stupisce Smerillo, che sarebbe potuto diventare uno dei comuni modello e che invece ha più del 25% di popolazione senza vaccino.
Fermo si difende, ma anche qui serve un’accelerazione e serve una comunicazione di nuovo efficace, come in piena pandemia, da parte del sindaco Calcinaro, che a lungo ha presidiato il centro vaccinale per cercare di risolvere i problemi di congestione e che oggi deve tornare a sensibilizzare i suoi cittadini, molto propensi a seguirne le indicazioni. Perché sono 7251 i cittadini del capoluogo restii, ovvero il 21,54%.
Si difendono Amandola con il 20%, Montegranaro (21,20%), mentre devono migliorare in fretta Porto San Giorgio (22,63), Torre San Patrizio, 25%, e Montottone.
