FERMO - Il tribunale di Fermo, nella giornata di ieri, ha assolto con formula piena i cinque imputati nel processo per il crollo del tetto dell’Istituto Tecnico Industriale Montani, avvenuto il 14 maggio 2018. Gli imputati, tra cui funzionari della Provincia di Fermo e Ascoli Piceno, erano chiamati a rispondere delle accuse di disastro colposo e crollo colposo. Una tragedia sfiorata che scosse profondamente la comunità scolastica e la città di Fermo.
La sentenza, emessa dal giudice Bruno Castagnoli, ha stabilito che il fatto non sussiste. Tra gli imputati presenti in aula c'erano Ivano Pignoloni, ex dirigente del settore viabilità, infrastrutture e urbanistica, e Sandro Vallasciani, funzionario della Provincia di Fermo. Oltre a loro, sono stati assolti anche Stefano Babini, Luigi Capriotti e Giovanni Ortenzi, quest'ultimo ex dirigente della Provincia di Ascoli Piceno in pensione dal 2010.
Nel corso del dibattimento, il pubblico ministero Marinella Bosi aveva richiesto una nuova perizia tecnica per stabilire con maggiore certezza le cause del crollo, sollevando la possibilità che l’incidente fosse stato provocato da una combinazione di fattori. Tuttavia, il collegio giudicante ha respinto la richiesta, ritenendo che le indagini precedenti fossero già sufficienti. I legali difensori hanno sostenuto con forza che una nuova perizia non avrebbe prodotto risultati attendibili, data la distanza temporale dall'incidente.
La difesa ha basato la sua linea sul fatto che il crollo del tetto fosse imprevedibile, poiché i materiali della struttura non mostravano segni evidenti di cedimento prima dell’incidente. È emerso inoltre che i tecnici della Protezione Civile, in seguito al terremoto del 2016, avevano identificato e risolto alcune criticità strutturali. Pertanto, gli avvocati hanno sostenuto che gli imputati non avevano trascurato alcun obbligo o responsabilità.
Per i presenti in aula, la lettura della sentenza è stata un momento di forte commozione. La sentenza pone fine a un capitolo doloroso per la comunità di Fermo e per tutti i coinvolti, con l’auspicio che l’evento rappresenti un punto di riflessione sulla sicurezza delle infrastrutture pubbliche e sulla prevenzione di futuri incidenti.