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Il ds Andreatini sveglia la Fermana: "Voglio i giocatori con la maglia sporca a fine partita. Ora basta, fuori gli attributi"

25 Novembre 2020

di Raffaele Vitali

FERMO – E ora si lotta o si rischia. Non ci sono altre parole per chiarire la posizione della società verso la Fermana che traballa un po’ troppo e soprattutto non reagisce come dovrebbe.

Direttore Massimo Andreatini, società sempre al fianco di mister Mauro Antonioli?

“Non è questione di risultati e fiducia. Potevamo cambiarlo prima di Trieste. Noi crediamo in Antonioli e nel suo lavoro. È indubbio che ci sono dei problemi che però vanno divisi equamente tra me e l’ultimo calciatore. Il mister lavora come sempre cercando di togliere difetti a una squadra. Tutto il girone B ha cambiato, o quasi, noi siamo coerenti in quello che abbiamo fatto prima”.

Ma la Fermana quanto vale?

“Si deve salvare, poi anche io sogno. Oggi è un gruppo che ha qualche punto in meno. Noi ci arrabbiamo tra di noi, ma non dimentichiamo mai l’equilibrio. Perché se poi regali palle gol, gli avversari non chiedono il permesso. L’importante è essere consapevoli di potenzialità ed errori”.

Rossi, rigori ed errori, questi non sono fattori da Fermana. Non crede?

“Il nostro pubblico, la pressione che ci danno i tifosi ci manca. Nell’attenzione che ogni tanto difetta al gruppo è legata a una mancanza di determinazione per portare a casa quel punto che è oro. La squadra gioca e crea, manca quella rabbia agonistica che permetteva alla Fermana, quando non giocava così bene, di portare a casa il risultato. Quindi un lavoro sulla parte mentale è fondamentale per strappare il punto e andare a vincere le partite. Smettendo di sbagliare la diagonale, che ti fa calciare in porta con rabbia, che ti fa chiudere un dribbling saltando l’uomo e non aprendo il contropiede dell’avversario. Oggi agonismo e voglia di portare a casa a prescindere dall’avversario e dalle mancanze interne la partita deve essere ritrovata”.

Ma la vostra rosa è ben costruita?

“Come Fermana nel passato in qualche reparto eravamo migliori di oggi. Ci manca qualcosa, Però cosa manca? Quello che a noi serve è salvarsi e con questi uomini lo possiamo fare. Ma solo se solo se a livello caratteriale i giocatori tirano fuori gli attributi. Bravi e carini, ma poi servono le capacità di dire ‘tu sei Granoche e io ti mangio in testa lo stesso’. La maglia canarina non è un giubbotto che pesa 25 chili, serve personalità e serve voglia di combattere quando si entra in campo. Domenica voglio essere brutto, ma vincente. Quando a Imola ci hanno detto ‘siete scarsi’ io mi sono sentito sulla strada giusta. Quella è la Fermana, una squadra sporca che nessuno vuole incontrare”.

Ma squadra e mister sono in grado di diventare cattivi?

“Sono convinto che Antonioli e i giocatori possano riuscirci. L’ho visto con il Gubbio, l’ho visto a Imola e in parte a Trieste. Però non possiamo continuare con rigori subiti e gol nel primo minuto. Il mister questo piano B ce l’ha, lo devono capire anche i giocatori e per questo spero di riavere Urbinati, uno che sa come si fa una guerra e può insegnarlo ai compagni. Palla tua, palla mia, deve essere mia. Perché la seconda palla in serie C è il pane, non si può lasciare sempre agli avversari”.

La squadra scende in campo impaurita?

“Chi ha pura resti nello spogliatoio. La paura oggi ce la devono avere chi va in corsia di un ospedale. A 20 anni si gioca in Champions League, se sei a Fermo lo devi dimostrare. Preferisco un giocatore che ha personalità fuori e dentro il campo. Domenica voglio la prestazione della vita, perché il Matelica per me è il Padova, è il Perugia, ma gli devo mangiare il cuore o almeno arrivare alla giugulare”.

Andreatini, è proprio infuriato.

“Sia ben chiaro, sono stanco. Basta con la Fermana gioca bene, voglio giocare male e vincere. Per cui ha ragione Protti (intervenuto a Vera Tv, ndr), un grande ex e mio concittadino, il giocatore deve uscire con la maglietta sporca. Voglio che se la portino a casa e la lavino dal fango. Che sia un 2001 o un 1985, tutti devono lottare”.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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