di Raffaele Vitali
FERMO – “Rapida crescita, la diffusione del Coronavirus e lo stress del sistema sanitario ha raggiunto livelli preoccupanti”. Il dato chiave per le misure del governo Conte è l’indice Rt, che è alla soglia critica dell’1,5.
Ha vinto la soluzione più semplice. Le indiscrezioni di ieri, con conseguenti proteste, non hanno fatto cambiare idea al premier Giuseppe Conte e al suo consiglio dei ministri. La scelta per contenere l’aumento dei casi positivi al Covid 19 è chiudere il più possibile. Con incongruenze, come quella che vuole chiuse le piscine, dove uno sta da solo dentro l’acqua e possibili invece gli allenamenti degli sport di gruppo.
Disposizioni pesanti per cui la viceministra all’Economia ha subito annunciato provvedimenti di ristoro, su cui poi il premier Conte ha dato indicazioni. E dovranno essere veri, altrimenti altro che ‘così salviamo il natale’ che ripete il ministro Di Maio. Perché chiudendo i ristoranti alle 18, e con loro tutto il mondo di bar e gelaterie, visto che l’asporto ha già dimostrato la sua impossibilità a compensare gli incassi, il rischio reale è che non riapriranno.
Cosa prevede il nuovo Dpcm questa volta il premier almeno lo spiega all’ora di pranzo, non come di consueto quando la notte è scesa e la paura si ritrova dentro le case. “È difficile il tracciamento, non possiamo che tenere sotto controllo la curva epidemiologica”. Siamo alla gestione della pandemia. “Solo così potremo garantire cure, scongiurare misure come quelle della primavera che il Paese non si può permettere” prosegue il premier che non vuole scegliere tra salute ed economia.
“Ed ecco le nuove misure che da questa sera a mezzanotte saranno in vigore fino al 24 novembre”. Con la speranza che Dad e Smart working riducano l’uso dei mezzi di trasporto. “Siamo un Paese che è in grado di farcela, siamo stati grandi una volta, lo saremo sempre” ribadisce. (LE SCHEDE RIASSUNTIVE leggi)
IL MONDO DEL FOOD
Le attività dei servizi di ristorazione (bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5 fino alle 18, tutti i giorni. Dopo, solo asporto e consegne a domicilio. “Al tavolo dei ristoranti al massimo 4 persone, salvo nuclei familiari conviventi”.
PALESTRE E PISCINE
“Chiusi anche i centri benessere e i centri termali oltre alle sale bingo”.
SCUOLA
Didattica in presenza per elementari e medie. Mentre pe le superiori la didattica a distanza diventa del 75%, con possibilità di averla totale.
CULTURA
Un mese di blocco per cinema e teatri, mentre restano aperti i musei. Quindi si alla cultura in movimento, non a quella statica e controllabile “Una decisione difficile”.
NO FESTE
Cerimonie civili e religiose non avranno più feste
SPORT
Sospese tutte le competizioni tranne quelle nazionali. E per l’attività di base, continuerà solo quella al di fuori da piscine e palestre.
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Raccomandato lo smart working anche per le aziende private”
RACCOMANDAZIONI
No coprifuoco, a è meglio muoversi sol per necessità di lavoro e salute
AIUTI ECONOMICI
“Il Paese è stanco, siamo sfidati dalla pandemia. Si stanno creando disuguaglianze nuove. ci sono fasce di occupazioni più colpite, perché meno tutelate non avendo entrate fisse. Mi rendo conto dei nuovi sacrifici per ristoratori e gestori di palestre e piscine, oltre ai lavoratori del mondo dello spettacolo. Non faccio promesse, ma ho un impegno: pronti gli indennizzi a beneficio di chi verrà penalizzato dalle nuove norme, azioni ragionate con regioni e categorie e rese possibili dai ministri Gualtieri e Patuanelli, che hanno ragionato sui contributi a fondo perduto pensati con le associazioni di categoria”. Obiettivo è farli arrivare entro novembre.
Promette un bonifico bancario via agenzia delle entrate e il ritorno del credito di imposta per le attività, cancellata la seconda rata Imu, nuova indennità mensile per gli stagionali del turismo, dello spettacolo e dello sport. E poi misure di sostegno per la filiera agroalimentare che lavora con bar e ristoranti.
“Soffriremo per un mese, ma affrontando le restrizioni a dicembre torneremo a respirare. Non possiamo portare la curva a zero, non è un obiettivo. Mentre lo è rallentare il virus, che corre molto e che noi fronteggiamo. Non è il Governo che si è distratto e ha abbassato la soglia di attenzione, noi abbiamo chiesto la proroga dello Stato di emergenza” conclude il premier che però non ha acocmpagnato le misure con i dovuti controlli.