MONTAPPONE – “Dopo il voto ci ritroviamo con un solo parlamentare, per di più eletto furi regione”. Così Paolo Marzialetti a nome degli imprenditori del cappello.
Per compensare il vuoto lasciato dalla mancata elezione di Mauro Lucentini, il distretto del cappello chiede alla Regione di dare almeno rappresentanza in Giunta: “Non sarebbe accettabile che in due anni e dopo ben nove nuove nomine nella Giunta Ragionate (sei due anni fa e tre nei prossimi giorni per rimpiazzare gli assessori eletti nel Parlamento nazionale) non si trovi mai il modo per far sì che almeno uno di costoro possa essere considerato di riferimento per il nostro territorio e per i nostri distretti manifatturieri. È inutile ribadire che l'assessorato calzante per le caratteristiche e le attitudini della nostra realtà territoriale sia alle Attività Produttive” prosegue.
Tanti i temi da affrontare: dal riconoscimento della ZES e dell'area di crisi complessa. “A questo punto non è più rinviabile dunque la decontribuzione del 30% anche per le nostre aziende, come già avviene per quelle dei Comuni della Bonifica del Tronto”. Così come non va trascurato il tema della formazione “vista la scarsità di manodopera puntando su quella continua On The Job”.
Infine, le infrastrutture. Le partite sono tante, quasi tutte aperte o da disegnare. “L'implementazione dei sistemi di trasporto viario, ferroviario ed aeroportuale carenti sotto tutti i punti di vista nella nostra Regione. per stare nel piccolo, il collegamento del Distretto del Cappello alla Mezzina tramite l'adeguamento dell'esistente strada che costeggia l'Ete Morto, con il relativo completamento della Mezzina in direzione Teramo, oltre all'annosa questione riguardante la realizzazione della Mare-Monti”.
Serve quindi un assessore, con deleghe cruciali: “Chiediamo che siano tenute presenti anche tutte queste nostre ragioni ai fini delle relative scelte, non dimenticando anche le questioni non più rinviabili della territorialità e della provenienza degli stessi assessori” conclude Marzialetti.