FERMO – Il distretto biologico unico funziona eccome. Il piano dell’assessore Mirco Carloni, che mira a fare delle Marche un riferimento a livello europeo, ha conquistato i produttori. In pochi giorni sono già quasi 600 le adesioni.
“Un risultato che non ci sorprende perché atteso, in quanto abbiamo sempre creduto nelle potenzialità di questo settore e della necessità di metterlo a rete, superando le frammentazioni, per poter incidere sui mercati nazionale e internazionale” commenta Carloni.
Quello del Distretto biologico, “è uno strumento nuovo a cui la nuova Giunta regionale ha lavorato subito dal suo insediamento. Abbiamo trovate nelle associazioni aderenti (Agci, Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Confcooperative, Copagri, Legacoop, Uecoop, Unci), grande attenzione e voglia di essere protagoniste con noi, partendo dalle esperienze consolidate come le filiere biologiche e gli accordi agroambientali di area. Ora, insieme, potremo guardare con più ottimismo al vero obiettivo della Regione e delle associazioni: fare delle Marche il distretto più grande d’Italia e d’Europa”.