FERMO - Il re dell’Hangar se ne è andato. La balaustra del vecchio palas di Pesaro era la sua terza casa: dopo quella vera, dove ha messo al mondo due figli, e il camion dell’azienda Scavolini.
Marco Piccoli se ne è andato troppo presto e il ‘suo’ popolo, l'Inferno Biancorosso, ora ha solo un sogno: potergli dedicare la vittoria contro Milano. Perché dopo il funerale che oggi ha riempito la parrocchia di Villa San Martino, la sua anima galleggerà dentro l’astronave dalle 17. Avrebbe compiuto sessant’anni tra pochi mesi, avrebbe voluto capire se davvero questa Vuelle è tornata ai livelli che lo facevano divertire.
Piccoli non era un tifoso come gli altri, non poteva esserlo considerando che l’Inferno Biancorosso, lo storico gruppo di ultras al seguito dei biancorossi che avevano in Lorella Cuccarini la prima influencer della storia, lo aveva fondato insieme con un gruppo di amici.
I cori partivano dal suo megafono, anzi dalla sua voce. Ne aveva per ogni avversario, ma soprattutto era il primo a far partire quelli per i campioni biancorossi. Dal ‘mamma lo sai perché mi batte il cuore…ho visto Darren Daye’ al ‘c’è solo un capitano’ dedicato alla colonna Walter Magnifico.
Fiori bianchi, una sciarpa dell’Inferno e la maglia con il numero 1 e il suo nome hanno accompagnato la bara fuori dalla chiesa. Domani invece ci penseranno cori, striscioni e immagini sul maxi schermo a dire addio a chi per la Vuelle non conosceva stanchezza, a chi sapeva fare di una confitta un motivo di carica per affrontare una settimana di lavoro e salire poi sulla sbarra per caricare i giocatori.
Che l’hanno ripagato con un paio di scudetti, Coppe e soprattutto tanti momenti di gloria contro le avversarie più ambite: Virtus, Fortitudo, Milano, Varese e pure la gloriosa Treviso.
Da oggi “c’è un diavolo in paradiso”. Ne sono convinti i tifosi biancorossi. Lo devono ricordare i giocatori dopo il minuto di raccoglimento per Marco Piccoli e la palla a due contro Milano, che un tempo non era Armani, ma che uno scudetto si è portata via da Pesaro tra mille polemiche togliendo al leader dell’Inferno e a tanti tifosi una gioia meritata.
@raffaelevitali