FERMO – Ci siamo. È tempo di derby. Il più sentito, il più partecipato e la conferma arriva dal botteghino. Considerando che è ‘giornata canarina’ e anche gli abbonati comprano il biglietto. Sono almeno 800 i tifosi della Fermana che entreranno al Recchioni, mentre 603 sono quelli dell’Ancona. Ma per i gialloblù c’è tempo fino a domani, fischio d’inizio alle 2045, per accaparrarsi un tagliando e provare a cambiare il corso di una stagione iniziata come peggio non si poteva immaginare.
L’Ancona arriva a Fermo forte di un 3-0 all’Arezzo nel giorno del ritorno in panchina di Colavitto. Che ha la missione di invertire la storia, visto che sono due anni che l’Ancona perde sempre, ma era una Fermana che poteva contare su talenti del calibro di Neglia e Fischnaller.
La squadra della famiglia Simoni sa una cosa: è ultima in classifica. Il che significa che può solo migliorare. Iniziando dal contenere Cioffi e Spagnoli, due attaccanti di razza che possono approfittare di uno di quegli errori che i centrali canarini stanno commettendo ogni domenica.
Mister Stefano Protti l’ha preparata al meglio. Ha scelto, strano per uno come lui che vive del calore del pubblico, di isolare la squadra chiudendo le porte agli allenamenti. Sono due mesi che i canarini non raccolgono punti in casa, in quello che un tempo era il fortino e che tale deve tornare per Protti.
Il derby è qualcosa di diverso, “ma per giocarlo bene servono carattere e attributi” ribadisce il mister nel suo messaggio motivazionale pre match. “L’Ancona ha una squadra di qualità, noi dobbiamo smettere di pensare a quello che no è andato nella partita prima, dobbiamo liberare la mente. Loro puntano in alto, noi puntiamo a risalire. E siccome in questo momento siamo retrocessi, possiamo giocare sapendo che ogni passo che faremo sarà in avanti”.
Per fortuna si chiude il ciclo delle gare infrasettimanali, che la fermana ha accusato in maniera particolare: Abbiamo una rosa che se gioca una volta a settimana può fare bene. Abbiamo più problemi quando devo fare più cambi” prosegue l’allenatore.
La speranza è nel pubblico: “Se noi daremo tutto, loro ci aiuteranno. Sanno i problemi quindi son pronti a superarci. Ma chi gioca qui deve dare qualcosa di più” conclude Protti. E che i tifosi faranno la sua parte è certo, stanno preparando una grande coreografia in tribuna ovest. “Per questo vi chiediamo di arrivare prima allo stadio peer permettere ai gruppi organizzati di spiegare cosa andrà fatto da ogni singolo spettatore” è il messaggio via social.
r.vit.