FERMO – Come si vince un derby? Con un rigore. Ma in realtà prima di tutto cercando di limitare i gioielli avversari. E su tutti la Samb ha Ruben Botta.
Mister Cornacchini gli ha piazzato alle calcagna Sperotto. E il terzino non si è fatto pregare: corsa e fisico non gli mancano e al piede educato di Botta, che ha un sinistro da serie A ha risposto con tanta grinta e concentrazione. Questo per 45’. Perché poi, siccome la Fermana non poteva permettersi cali, il compito è passato a Mordini, entrato a sorpresa per quello che era stato tra i migliori in campo.
Ma questa è la Fermana di Cornacchini, un gruppo che non può permettersi cali e in questo caso l’allenatore ha preferito prevenire. A questo va aggiunta la voglia di vincere dei gialloblù.
Ordine in campo, Manetta, purtroppo ammonito e quindi destinato alla tribuna la prossima giornata, non traballa più. e questo rende sereno anche Massolo, chiamato a difendere la porta per la qualifica di Ginestra. Massolo ha dato fiducia a tutti, pugni sempre pronti a respingere quello che passa dentro l’area. E con una difesa concentrata e precisa, nonostante l’asse argentino Botta-Lescano, i gialloblù hanno anche potuto provare a offendere.
Verticalizzazioni, buone giocate di D’Anna, nel primo tempo, e tanto Cognigni a fare legna. Così, con i due tenuti sotto controllo dai rossi, e poco blu, della Samb chi ha iniziato a macinare chilometri, e azioni, è stato Neglia. Al 3’ della ripresa la svolta, Neglia si incunea, la palla sembra diretta nelle mani del portiere Nobile, ma Cognigni ha un guizzo, ci mette il piede, anticipa il portiere e viene steso: rigore. Che con Neglia significa gol. Esplode la tribuna vip, con la sua trentina di persone, si abbracciano in campo i gialloblù.
Dopo un primo tempo con poche emozioni in cui le uniche azioni da ricordare sono quelle fallose da una parte e dall’altra e il trashtalking di mister Cornacchini, la ripresa ha reso merito a un derby che avrebbe richiamato migliaia di spettatori sugli spalti. Quando al 38’ Massolo si supera, prestazione da 8, parando un grande colpo di testa di D’ambrosio, la Fermana capisce che è meglio rallentare i ritmi e chiudere ogni spazio. e così, altra mossa di Cornacchini: fuori Neglia e dentro Bonetto.
L’assalto della squadra di Zironelli è scomposto. Poche trame e tanti lanci, mentre nel primo tempo aveva cercato di costruire usando al meglio l’estro di Botta.
Scegliendo il corpo a corpo, la Samb ha perso, con recriminazione per un rigore non dato dall'arbitro Marini all'ultimo assalto. E non sarà l’unica da qui alla fine a capitolare di fronte ai canarini di Cornacchini, che nel recupero viene espulso dopo un diverbio con Botta, a sua volta pinito con il rosso.
L'uscita dal campo è una pagina che non verrà ricordata: spintoni, insulti, tensione. Ma questo è il derby.
Raffaele Vitali