di Raffaele Vitali
FERMO – “Il contagio sta crescendo nella nostra regione, in particolare nell’ultima settimana”. Questione di numeri, il trend è in ascesa. “Ma con gli asintomatici molto prevalenti”. Troppi positivi e in una crescita troppo rapida. Da 25 positivi al giorno ai 300 di oggi in meno di un mese. “Certo, crescono anche i tamponi. E questo permette di non far arrivare all’analisi le persone in situazioni critiche. Oggi il positivo lo tracciamo”. Questa premessa per motivare le scelte, anche dure, che definisce di prevenzione che dureranno fino al 15 novembre e che incidono, principalmente, sulle scuole superiori.
“Tutela della salute, sicurezza del territorio e tenuta del sistema sanitario sono le priorità da considerare per evitare un nuovo lockdown”. Da qui l’ordinanza “che vuole creare le condizioni per una vita in sicurezza e non rendere vane tutto quello che stiamo facendo”. Nuova giunta, stessi mezzi: l’ordinanza, valida da questa notte, che tra i vari punti ha deciso che il traporto pubblico passa dall’80 al 60% dei posti, ma in questo caso andrà in vigore la prossima settimana, dopo 4 giorni di studio della situazione legata al blocco della didattica in presenza per il triennio delle superiori.
“Il mio appello è all’autodisciplina. Sembra banale e ripetitivo: nella lotta al contagio è essenziale il rispetto delle elementari norme di distanziamento, sicurezza, uso della mascherina. Noi con l’ordinanza interveniamo dove il singolo non può bastare. Da qui le piazze, i parchi, i pullman al centro dell’attenzione” prosegue il presidente.
L’ORDINANZA
DIDATTICA “Il problema non è la sicurezza scolastica, ma il sovraffollamento degli autobus e dei mezzi di trasporto che determina il potenziale rischio di contagio”. Da qui la decisione: “Terze, quarte e quinte superiori con didattica a distanza al 50%, tranne che per alunni diversamente abili, Bes e che non hanno una copertura internet nella loro abitazione”. Sta agli istituti decidere come applicarla, se fare metà classe a casa e metà in presenza o, per esempio, su dieci tenere 5 classi a casa e 5 in Dad. E questo per tre settimane.
“Nel mentre lavoreremo per potenziare il trasporto pubblico locale, cercando di capire come colmare il gap”. Per la scuola si parte da sabato mattina. Ci saranno poi quattro giorni di studio per capire i flussi e con le aziende del Tpl decidere cosa serve per potenziare.
CENTRI COMMERCIALI “Riprendiamo un atto precedente. Non riduciamo le ore e neppure di giorni. Ma chiediamo maggiori misure di sicurezza: una persona ogni 10 metri quadrati. Per cui maggior distanziamento, sanificazione e controllo della temperatura all’ingresso dei centri commerciali. E nessuna possibilità di consumo di cibi e bevande e nelle aree comuni dei centri commerciali”.
CONSUMO ALL’APERTO Vietato il consumo in assembramento di cibi e bevande in luoghi pubblici in prossimità di attività commerciali. "Non è vietato mangiare un panino e bere una bibita da soli. In gruppo, non si può, perché ci si abbassa la mascherina e in maniera distratta si può diventare fautori della crescita dei contagi”.
CALCIO e SPORT
L’inizio di alcuni campionati è spostato di tre settimane: Prima, Seconda e Terza categoria, e così Calcio a 5 C2 e C1. “Con loro ci rivedremo tra alcune settimane”. Per palestre e piscine “si raccomanda sanificazione e controllo delle presenze per evitare misure maggiori”.
@raffaelevitali