FERMO - Che fine farà il Covid Center di Civitanova Marche? Il piano è semplice e non prevede l’apertura di quella che il primario di Malattie Infettive, Giorgio Amadio, definisce “una struttura emergenziale”.
Nel dettaglio entra il direttore dell’Area Vasta 4: “L’importante è stare in un percorso condiviso che vede le malattie infettive di Fermo e la terapia intensiva di San Benedetto, che ha 12 posti, al centro dell’azione. E via dicendo tutto il sistema, fino a coinvolgere il Torrette e Marche Nord. Poi se ci starà un altro livello ancora di necessità, si valuterà Civitanova”.
E allora a cosa serve il Covid Center se non a evitare che si ‘sporchino’ gli ospedali normali? “Oggi i nostri ospedali non sono sporchi, ma ben organizzati. E così San Benetto del Tronto che ha una rianimazione dedicata. Civitanova è pensato con posti di terapia intensiva, ma non è un ospedale. Un paziente Covid si può complicare e può avere bisogno di altri reparti” aggiunge Livini.
“Il Covid Hospital è una struttura di sei moduli da 14 posti di terapia intensiva. Non altro. È arrivato in coda all’emergenza, per noi è il livello ultimo a cui affidarsi se si ripresenta l’emergenza” riprende Amadio che aggiunge: “Vediamo meno pazienti, ma i sintomi sono sempre più simili a quelli di marzo. Non abbiamo una metodica di carica virale, ma sappiamo che quando si supera una soglia di persone infette si scatena il virus”.
r.vit.