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Il comizio finale di Gramegna: "Votate me, votate il bene comune". E poi il ruggito contro Fermo e Vesprini

10 Giugno 2022

di Raffaele Vitali

PORTO SAN GIORGIO – De Luna e Baldassarri, due assessori uscenti, ad attaccare i manifesti sotto il palchetto mezz’ora prima del comizio. Poi, la musica che si alza e Cesare Cremonini con il suo ‘Buon viaggio’ che riempie la piazza. E infine, lui, Francesco Gramegna in camicia bianca, che dopo un po’ di abbracci e dì “dai che ce la fai”, sale sul palco.

Il candidato del centrosinistra è carico: “Buonasera San Giorgio”. Sono le 19,12 e parlerà per venti minuti dando una certezza: “Se abbiamo fatto male, con me la faremo meglio”. Un discorso semplice, con un durissimo passaggio dedicato al suo competitor, Valerio Vesprini, che però non nomina mai.

Non è solo, vuole i capilista al suo fianco: Nicola Ferranti di Sangiorgio Viva, “una lista di professionisti con molti debuttanti” la definisce; Emiliano Agostini, Porto San Giorgio Bene Comune “che porta nel nome la cosa a cui tengo di più”; Cristina De Luna, Noi Porto San Giorgio “con la loro ventata di novità e di futuro”; Nicola Loira, Pd “ovvero passione e coerenza”.

Ma parla solo lui, sono gli ultimi colpi di un viaggio che immagina si conclude nel 2032. “Io penso di governare 10 anni, perché il progetto che abbiamo è di lunga durata”. Ha coinvolto quattro liste, tutte unite da un candidato con 40 anni di associazionismo alle spalle, soprattutto Azione cattolica. “Una maestra di vita. Poi – prosegue – è arrivata la parte laica di dieci anni con Nicola Loira. Ho imparato cosa significa amministrare una città, cosa significa stare tra la gente. Ed è nato così il programma sulla Porto San Giorgio del futuro”.

Con il Pd e le liste ha condiviso un programma che “ha la qualità al centro del suo percorso. E poi la relazione”. Di certo non nega quello che vorrebbe, ovvero pedonalizzare il più possibile: “Noi vogliamo aumentare la qualità di vita. Prendere sempre più spazi, ridurre il traffico vivendo la città a piedi, in bicicletta, con i monopattini, ritrovando l’incontro. Dobbiamo vivere gli spazi della città dal centro alla collina”.

Inevitabile un passaggio sul lungomare. “Noi vogliamo un lungomare sicuro, non dove corrono le macchine tra bici e pedoni. Per noi è una strada turistica, da percorrere a 30 chilometri all’ora, dove c’è una corsia ciclabile blu, del colore del mare. Dove si pedala in sicurezza. Questo è l’inizio del nostro percorso. Lasciamo agli altri l’idea di un lungomare pieno di traffico. Sapendo che presto arriverà il nuovo stralcio del lungomare, sapendo che c’è chi ha votato contro in consiglio dopo aver con noi conquistato i 4milioni di euro. Con la nostra scelta abbiamo creato un lungomare unico con Lido e Marina Palmense”.

Tanto sociale nel suo comizio e non poteva essere diversamente. Tra Zerogradini e Anmil, non è mancata la critica al programma dell’avversario: “Di là parlano di realizzare un centro di aggregazione giovanile, ma c’è e funziona. No lo sanno. Parlano di creare comitati di quartiere, ma ci sono e io li ho incontrati”.

Ed è qui che arriva l’affondo su Vesprini: “Noi puntiamo sull’abitante, che deve vivere bene. Altrimenti ne risente il sistema, anche commerciale. L’ho sperimentato durante la pandemia, la Sangiorgio vuota, come il Comune dove c’eravamo io e il sindaco con gli uffici dei servizi sociali. Mentre qualcuno si ritrovava al bar con quattro amici per formare una lista di civici. Ma in realtà è pieno di partiti, dalla Lega a Fratelli d’Italia fino a Forza Italia”.

Alza i torni Gramegna, l’amico democristiano non ci sta a passare per il senza carattere. “I partiti hanno scelto chi è stato con noi per nove anni. Sono nati dei finti civici”. Non è spocchioso, alza lo sguardo e vede la rocca su cui ha già un progetto in mene, come per la valorizzazione di altre aree. “Sappiamo le nostre mancanze, ma anche i meriti di dieci anni di attività. Il 12 giugno Loira finisce e inizia l’amministrazione Gramegna, un nuovo futuro. Un nuovo modo di vivere la città che renderemo più bella assumendo anche dei giardinieri”.

Quando nomina la parola porto, gli si accende il secondo pezzo di brace e attacca di nuovo: “È sotto gli occhi di tutti che un’amministrazione comunale di una città capoluogo di provincia si sia schierata per un candidato politico di Porto San Giorgio. Va detta e non deve succedere, non è accettabile”.

È l’incipit per la conclusione che ricalca quanto detto il 7 maggio, quando si è presentato: “Mi hanno chiesto se dopo suonerò ancora? E certo, è così, suonerò. Cosa c’è di meglio di una città se non educarla all’arte, alla musica e allo spettacolo. Ho chiuso il primo comizio con un medley, lo chiudo ora con un medley dei pensieri delle mie quattro liste (video)”.

Poi come andrà, lunedì lo si scoprirà: “Però – l’appello finale ai sangiorgesi presenti – andate a votare, poi si va al mare. Votate con coscienza. Votate a me, votate il bene comune”. E via, di nuovo in viaggio con Cremonini.

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Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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