PORTO SAN GIORGIO - L'opera non è ancora completa, ma il cimitero storico di Porto San Giorgio comincia a mostrarsi col suo nuovo volto.
L’ha fatto qualche giorno fa, per un evento voluto dal team tutto “rosa” di Rinnovarte. Sei donne che, insieme, stanno ridando vita all’antico monumento. Le stesse che, due anni fa, hanno fatto risplendere il loggiato di San Rocco, nella piazza di Fermo, e che ora si dedicano anima e corpo al cimitero sangiorgese, che in città tanti chiamano “ossario”.
La spesa dei lavori si aggira sui 60mila euro. Il Comune fino a oggi non ha dovuto pagare nulla, ma vista l'emergenza Covid che ha frenato i contributi liberi è pronto a collaborare. A pagare sono i mecenati dell’Art Bonus e gli sponsor. Per adesso, è coperta poco più della metà della spesa. Da qui, l'invito a farsi avanti. Sabato, il cimitero ha aperto le porte per qualche ora, il tempo di vedere a che punto sono i lavori. A fare da Cicerone c’era Maria Letizia Vallesi, che si occupa del restauro.
Tra pennelli e vernici, ha spiegato le tecniche per rifare bella la facciata storica del cimitero e mostrato come si puliscono i vasi ornamentali di pietra che decorano la parte superiore del monumento. A far immergere i presenti nell’atmosfera ottocentesca è stata l’architetta, invece, Silvia Catalino, con un breve excursus storico del sito, arricchito dai particolari emersi grazie a studi e ricerche.
Oltre a Vallesi e Catalino, del team tutto al femminile fanno parte Antonella Leoni, che si occupa di relazioni e ricerche, l’art director Rosanna Balestrini, la fotografa Marilena Imbrescia, Simonetta Mannocchi e Viviana Vallesi, l’esperta dei social. Dove l’associazione è molto attiva, documentando, passo dopo passo, il restauro dello storico cimitero, a due passi dalla chiesa di San Giorgio.
Francesca Pasquali