FERMO - Raffaele Di Crosta ha creato praticamente dal nulla un gioiello tecnologico tra le colline della Valtesino: la Ksenia Security. “Un’azienda che unisce le ultime scoperte nel campo della domotica e della sicurezza” spiega il Ceo incontrando gli studenti di Ingegneria Gestionale a Fermo.
Con il ritorno in aula di Sauro Longhi, ex rettore oggi professore, sono ripresi anche gli appuntamenti che incrociano i manager e responsabili di produzione del futuro con le imprese che già stanno sul campo e rappresentano un naturale sbocco.
“Siete una figura interessante per ogni azienda. Avete lo scopo di analizzare le potenzialità, dai mezzi al capitale umano, e valutare la miglior organizzazione per farle crescere” sottolinea Di Crosta che nella sua carriera di ‘valutazioni dei processi’ ne ha vissute.
“Si è finalmente compreso che la qualità non deve essere solo nel prodotto che esce dall’azienda, ma anche nel processo. Per riuscirci, ogni percorso deve essere ripetibile. Questo avviene grazie a un processo chiaro e definito. Pensiamo a Mc Donald: tempi, gradi di cottura, ingredienti sono uguali in ogni parte del mondo. Piaccia o no, la qualità è quella e certa. Poi si può ragionare sull’evoluzione, modificando la ricetta in base al mercato. Ecco, questo è pianificare la produzione rendere la qualità certa in ogni passaggio” prosegue affiancato dalla responsabile risorse umane dell'azienda.
Per la Ksenia la sfida imprenditoriale è stata quella di “comunicare la gradevolezza dell’ambiente, facendo comprendere che eco compatibilità e sicurezza possono correre insieme. prima ho costruito la nostra casa, con un’azienda ecosostenibile, dai bio cementi ai pannelli solari, poi ho portato il know how fuori. tra l’altro, la nostra azienda ha anche ‘contagiato’ i vicini che hanno tutti migliorato le proprie strutture rendendo la zona industriale più sostenibile” prosegue spiegando che ha anche puntato sulla filiera corta, utilizzando fornitori locali.
Ascoltano i ragazzi. Longhi ha centrato l’ospite: “Di Crosta dimostra che si può fare qualcosa di unico e tecnologico anche nelle Marche. L’importante è credere nella ricerca, come fa anche Fermo con il nuovo laboratorio Fermo Tech dove nostri studiosi lavorano con alcune aziende sui prodotti del futuro”.
Tornando alla Ksenia, conta su 50 dipendenti, età media 30 anni, 15 quelli dedicati alla ricerca e sviluppo. dieci milioni di fatturato con una crescita del 30% annua e un investimento in una nuova start up tecnologica sul cloud computing, che cresce grazie alla casa madre che funge da incubatore. Sede a Milano per i giovani imprenditori, ma anche negli Stati Uniti, con una connessione continua con Ripatransone.
Di Crosta si è innamorato delle Marche, lui arriva dal nord ma soprattutto dal Canada, dove lavorava per una grande azienda che gli faceva prendere 200 voli l’anno. Oggi esporta i suoi prodotti in tutta Europa, mercato che con l’Italia vale il 90% del fatturato.
“A voi giovani ingegneri – conclude – il Ceo della Ksenia – do un solo consiglio: coltivate i vostri sogni. Le possibilità sono infinite, chi sa risolvere un problema avrà sempre un futuro”. Magari anche a Fermo, ci spera il sindaco Paolo Calcinaro che ha ascoltato l’imprenditore e guardato soddisfatto gli studenti, quasi tutti provenienti da fuori provincia, che vivono e dormono a Fermo unendo così economia e aumento di capitale umano nel capoluogo.
@raffaelevitali