FERMO – Le griffe sanno di dover diventare il riferimento per i giovani. Ognuno ci prova a suo mondo. Fendi si è legata all’Ipsia di Fermo, Gucci i messaggi li manda dai banchi del master universitari bolognesi. “Cercate sempre di capire dove vi trovate. Sappiate riconoscere le opportunità e quando potete, restituite quello che avete ricevuto” è il primo messaggio del Presidente e Ceo di Gucci, Marco Bizzarri, brand di punta del mondo Lvmh.
Ad ascoltarlo 800 studenti della Business School: “Davanti a oi – ha spiegato – c’è un ragazzo, nato in una famiglia modesta, a Rubiera, un paese di 10.000 abitanti a 50 chilometri da qui, patria delle piastrelle e del Lambrusco. Oggi sono Ceo del brand italiano più famoso al mondo”.
Bizzarri ha rassicurato i futuri manager, raccontando la sua storia: “Non avevo idea di cosa volessi fare da grande, ma non credo sia poi così vero pensare che per arrivare da qualche parte ti sia necessario conoscere in anticipo la meta”.
Un invito ad essere sempre aperti e ricettivi, in un percorso, “in cui rassicura non ti senti mai pronto alle novità cui la vita ti mette davanti”. Un senso di inadeguatezza che non deve precludere dall'accettare nuove sfide.
L’augurio finale è di quelli che caricano: “Cercate se vi è possibile di stare vicino a persone che vi vogliono bene, che vogliono il meglio per voi. Il mio è un viaggio che ho fatto insieme a tante persone che hanno creduto in me e nel sogno di Gucci e lo hanno vissuto e sentito come abbiamo fatto io e Alessandro. In 8 anni abbiamo quasi triplicato il fatturato e siamo passati da 10 mila a più di 20 mila dipendenti in tutto il mondo, con un posizionamento unico nel mondo della moda. E sono certo il futuro ci riserverà ancora molto di cui stupirci” (foto Ansa.it).
@raffaelevitali