SANT’ELPIDIO A MARE – Ed eccola la terza fetta di torta, o di verità. Dopo Alessio Terrenzi e fabiano Alessandrini, sono i segretari del centrodestra a entrare nel merito della questione ‘documento’ diventano volantino che sanciva l’accordo tra l’attuale sindaco e le forze di opposizione.
“Negli incontri preliminari – spiegano Andrea Balestrieri Fratelli d'Italia, Moreno Bellesi Udc e Alan Petrini Lega Salvini Premier - avevamo dato disponibilità a realizzare con le forze civiche una coalizione unitaria, stile Calcinaro a Fermo o Vesprini a Porto San Giorgio, coinvolgendo l'attuale sindaco”.
Ma c’era una clausola fondamentale: “Chi aveva incarichi in maggioranza si sarebbe dovuto dimettere”. Come fatto da Vesprini a Porto San Giorgio. Non essendo questo avvenuto, Fratelli d’Italia, Lega e Udc hanno puntato su Gionata Calcinari.
Immancabile un passaggio dedicato al Pd e al suo candidato Alessandrini: “Con la sua candidatura inamovibile non ha consentito alcuna convergenza come avviene invece oramai da anni nelle più importanti città del territorio. Il Pd oggi si scandalizza, ma era perfettamente a conoscenza, mentre dimentica delle proposte di cui proprio lui, contattando le segreterie politiche ed i massimi esponenti del centrodestra regionale, si era fatto promotore per formare una grande colazione per le elezioni provinciali al solo scopo di non perdere il controllo della provincia”.
Su Alessandrini i segretari, seguendo il loro leader Calcinari, aggiungono: “Il presidente della Steat e di Trasfer fa campagna elettorale senza sentire l'obbligo morale e politico di dimettersi. Di cosa ci meravigliamo?”.
Ma Alessandrini non ci sta e su questo punto replica secco: “Ho provveduto, pur non essendo tenuto non avendo incompatibilità, a incontrare il presidente della Provincia, Michel Ortenzi (espressione proprio dei tre segretari e di Calcinaro, ndr) per offrire le mie dimissioni. Ma il presidente mi ha rinnovato la fiducia e mi ha chiesto di restare fino all’approvazione del bilancio, da me gestito, che avverrà nei prossimi mesi”.
Tornando agli accordi, l’ultimo passaggio dei tre segretari è di nuovo per il Pd, nulla invece in merito al fallito accordo con Terrenzi e Pignotti: “Invece che scandalizzarsi per fantomatici accordi, di cui il PD in ogni sede e a ridosso di ogni elezione è sempre promotore, Alessandrini farebbe bene ad iniziare a parlare delle inefficienze di questa città e le proposte reali da mettere in campo”.