di Raffaele Vitali
PESARO – La Carpegna Prosciutto il suo dovere, faticando, l’ha fatto. Doveva vincere e alla fine battuto Cremona 91-86. Ma fino a 20 secondi dalla fine era tutto in discussione. Per fortuna Tambone e Cinciarini non hanno tremato.
Una vittoria che è come la cannuccia in bocca quando sei con la testa sotto l’acqua, ti fa respirare appena. Per restare in serie A, visto che Treviso ha vinto a Varese, la VL dovrà sbancare Venezia domenica e sperare che Tortona vinca a Treviso, in un mach che mette in palio salvezza e playoff.
Un primo quarto difficile. Perché mentre Treviso passeggiava per dieci minuti in casa di Varese, segnando 31 punti con il 100% al tiro, Cremona a Pesaro è arrivata per vendere cara la pelle. Non si vedeva da tempo una zone-press dalla linea di fondo e invece coach Cavina anche questo ha chiesto ai suoi. Oltre a una difesa che da uomo passava alla 2-3 senza lasciare buchi, molto difficile da leggere tanto che ha portato a più di una palla persa dei biancorossi. Hanno le gambe fresche i lombardi, merito del lavoro del preparatore atletico made in Montegranaro, JacopoTorresi
Ma Pesaro è in missione, sa che può e deve vincere per continuare a credere nella salvezza. E così affidandosi alle letture di Cinciarini prima Mazzola, poi McDuffie e infine Love trovano canestri nei momenti più difficili e restano in partita (22-26). Nel finale di quarto anche un minuto per Tommaso Vecchiola, figlio di Maurizio Vecchiola, patron della marchigiana Finproject, per anni sponsor della Poderosa in A2, seduto a bordocampo insieme con il ‘nonno’ Euro.
La difesa deve crescere per potersela giocare. Ma non è così nel secondo quarto. Pesaro non riesce ad attaccare Cremona quando è ben schierata e soprattutto ci impiega più di 6 minuti Sacchetti a chiamare un time out per aiutare con dei consigli i suoi giocatori ad affrontare il pressing di Piccoli e compagni. Il coach per l’ultima partita della stagione in casa ha scelto una strategia tutta sua: cambia i quintetti in base al passaporto:4 italiani e un americano o 4 americani e un italiano (43-49 dopo venti minuti).
Il terzo quarto è un bombardamento continuo, da una parte e dall’altra del campo. Tambone è in serata di grazia e risolve più di un attacco, facendo così dimenticare le difficoltà in fase di plymaking. A questo si aggiunge anche Cinciarini che segna due canestri consecutivi, merce rara per il play lontano dall’area colorata.
Nell’ultimo quarto il capitano continua a martellare il canestro di Cremona e si merita di restare in campo. Foreman gioca un basket tutto suo, alterna conclusioni da campione a errori banali, degni del campetto. E questo non piace a Sacchetti, che nella gara dell’anno lo scusa infatti per soli 20 minuti. Si fida degli italiani il coach, ma anche di McDuffie, il numero 1 della Carpegna Prosciutto è sornione, non ti accorgi che è in campo, poi accelera e appoggia al ferro oppure mette la tripla forse più importante del match, quella dell’80 a 78 dopo un paio di minuti di blackout generale.
Vince quindi Pesaro, approfittando dell’unico errore nel match dell’ex Eboua, in formato nazionale, che con una infrazione di passi impedisce il pareggio a un minuto dalla fine. Ora Venezia, sperando in un esodo del popolo biancorosso. Non basterà vincere, ma di certo è necessario per sperare che Tortona abbia più orgoglio di Varese, squadra capace di prendere 31 punti nel match salvezza.