MONTEGIORGIO – Elvinia Minnoni si alza dalla sua sedia in consiglio comunale ed esordisce con tono sereno: “Spero che troveremo una sintonia”. Il punto in discussone è il Bullizzometro, lo strumento che la consigliera ha chiesto all’amministrazione di adottare, di promuovere nelle scuole del comune e di portarlo, approfittando del ruolo del sindaco Ortenzi che è anche presidente della Provincia, in altri comuni fermani.
“A settembre abbiamo presentato la mozione come strumento di contrasto contr la violenza sui giovani. Sono aumentati nell’ultimo mese i casi, Leonardo a Senigallia è venuto mancare il 13 ottobre per cause apparentemente legate al bullismo. Dobbiamo riflettere come amministrazione. L’ascolto è quello che sottolineo nella mozione, propongo il Bullizzometro, uno strumento pratico e semplice” spiega la consigliera di minoranza.
“Creiamo un protocollo unitario e portiamolo nelle scuole. È uno strumento economico, basta un QR-code, magari qualche figura preparata, come lo psicologo. Aumentare la consapevolezza e incoraggiare le vittime a riconoscere una situazione, può essere una soluzione. Chiedo sensibilità alla Giunta” conclude il suo intervento.
Il mese di tempo tra presentazione discussione è stato utile alla maggioranza, come spiega bene l’assessora Michela Vita a nome dei colleghi: “Ci siamo confrontati accettiamo la mozione. Abbiamo capito anche come funziona. Certo – aggiunge - è anomalo che sia una amministrazione a prendersene carico. In altri paesi sono i carabinieri con le scuole a muoversi. Ma ho già parlato con la dirigente dell’Isc Cestoni, faremo un protocollo insieme. Il bullismo è un fenomeno crescente e anche se siamo un piccolo paese non ne siamo esenti. Vogliamo far sentire le vicinanze delle istituzioni alle vittime e, in maniera differente, ai carnefici”.
Si vota, tutte le braccia alzate, il Bullizzometro a Montegiorgio è realtà. La speranza ora è che ci siano altre Minnoni in giro per i comuni che portino avanti questa battaglia civile.
r.vit.
