FERMO – Il ‘Buio’ dentro la Sala degli Artisti, il cinema gioiello gestito da Andrea Cardarelli. Un ‘Buio’ particolare, squarciato dalle tre sorelle protagoniste della fiaba dark di Emanuela Rossi, la regista cresciuta tra il Classico Annibal Caro e la Bologna del Dams prima di diventare una delle ‘giovani’ più ammirate dietro la macchina da presa.
Questa sera, dalle 2115, sarà protagonista nella sua città, quella dove passava ore al cinema Helios, quella che l’ha ispirata all’inizio della carriera. E ci torna con Stella, Aria e Luce, le tre sorelle che vivono rinchiuse in una casa dopo la morte della madre, in una realtà apocalittica.
Tutti in casa, ma non per una pandemia, anche se la realtà rende il film ancora più attuale, anche grazie ai disegni di Nicoletta Ceccoli che segnano i vari capitoli dell’opera. Un film che fa riflettere sulle costrizioni, sul ruolo dell’uomo e della donna, un film che entra dentro, anche per la colonna sonora.
“Un film libero e quando non hai grandi budget, realizzare qualcosa in uno spazio unico aiuta. Viviamo in un mondo sporco e malato che va combattuto. E questo fanno le tre sorelle attraverso la loro fantasia di bambine chiuse in una casa” racconta in numerose interviste la regista che in un certo senso ha anticipato il lockdown.
Di bambine chiuse in una quarantena strettissima da anni, al punto da non arrivare a vedere la luce del sole. Incredibilmente (anche se per fortuna non in termini così estremi), questa dimensione dopo pochi mesi è diventata reale, concreta nel nostro nel nostro mondo”.
Nulla di personale nel racconto, se non gli ideali di fondo, quel richiamo all’ambiente da tutelare e della libertà e dell’accoglienza da non mettere mai in cantina, al buio.
@raffaelevitali
