MONTEGRANARO – Bilancio di previsione in Consiglio comunale. Bene, ma non benissimo perché pochi minuti prima che il presidente Venanzi possa suonare la campanella si decide di non iniziare il Consiglio e rinviarlo ad anno nuovo. Cosa è successo lo spiega il consigliere di minoranza Aronne Perugini.
“Era un atto inapprovabile. L’iter prevede che dopo l’ok della Giunta, deve essere inviato ai consiglieri prima di arrivare in consiglio. A tutto va aggiunto il Dup. Fino a qui tutto bene. Ma poi, leggendo i documenti, sono emerse tutta una serie di pagine sbagliate”.
In parole semplici in un documento “si parlava di 250mila euro per le strade, in un altro di 400mila, in uno di 150mila per le scuole che poi scomparivano nel piano opere pubbliche. E via dicendo, una serie di errori macroscopici” prosegue il consigliere.
Prima dell’inizio del consiglio è stata chiesta una riunione dei capigruppo “dove hanno proposto un emendamento”. Ma qui Perugini diventa serio: “Non parliamo di refusi, ma di importi e opere differenti tra Dup e Bilancio. Quindi gli ho detto ‘dovete tornare in Giunta, rievocare l’atto, rinviarcelo e poi tornare in Consiglio’. Ma la discussione è stata meno semplice del previsto”.
La maggioranza ci ha riflettuto, poi ha scelto il rinvio per evitare uno scontro frontale che avrebbe potuto portare anche a un annullamento di atti. “Mai visto in 28 anni che sono in consiglio una cosa del genere. Mi sarei aspettato dall’assessore ai Lavori pubblici o dal sindaco che se ne fossero resi conto”.
Il consiglio comunale tornerà a riunirsi l’11 gennaio, sono bastate pochi minuti a Ubaldi e assessori per correggere la svista degli uffici. “Se questo è il modo di programmare dell’amministrazione, non lamentiamoci se poi no viene realizzato nulla. Ci sono otto opere pubbliche nel piano, inclusa la scuola media e due finanziamenti per la Croce che non arriveranno. Per il resto manutenzione ordinaria e poco più, stiamo diventando il paese delle telecamere, dei dossi e degli autovelox. Strumenti utili, ma se diventano la priorità peer farsi sentire vivi, è inquietante. Prima facciamo venire la gente, poi magari la controlliamo. Abbiamo perso 500 abitanti in due anni, pensiamo a questo quando si prendono decisioni e si programma il futuro” conclude Perugini.