di Chiara Fermani
PORTO SAN GIORGIO - Per la Yuasa non è ancora il momento di assaporare pienamente il gusto di una vittoria, ma sta ponendo le basi per farlo e una di questa è sicuramente il carattere. Grande quello mostrato domenica in campo, nella gara casalinga, persa al tie-break, contro la Sonepar Padova. Se i match si potessero chiudere in pareggio, quello di domenica sarebbe stato così, ma come spesso accade basta una palla spostare l'ago della bilancia e forse il rammarico in questi casi è ancora più grande.
“Il rammarico c'è – confessa coach Ortenzi - quando è una palla a cambiare le sorti del set, ma non ci attacchiamo a quello. Affidiamoci a ciò che di buono abbiamo fatto. Arriverà il momento in cui le cose gireranno a nostro favore, ma dobbiamo essere pronti a coglierlo quel momento”.
Alla resa dei conti sicuramente vanno considerati i 23 errori al servizio della squadra grottese: “Dovevamo essere disposti a lottare e mettere in campo la miglior pallavolo – prosegue Ortenzi - al netto di qualche errore, abbiamo fatto una partita di grande sacrificio. Dobbiamo essere più decisi nella gestione del servizio e dell'attacco di palla alta, questo ci ha condizionato. Ma siamo saputi uscire da un terzo set difficile, non posso dire che non è stato fatto quello che ci eravamo detti. Stasera è venuto fuori il carattere e la voglia di non mollare”.
Coach Ortenzi è uno che sa guardare il bicchiere mezzo pieno e da lì lavorare sodo sulla metà che manca, di certo quella che viene fuori dalla gara più lunga della Superlega è sicuramente una bella fotografia, una squadra di carattere, giovani di qualità, vedi anche il francese Schalk che ha dato man forte quando serviva, Petkovic sempre a sostenere i compagni dalla panchina e un applauso anche al settimo uomo, il tifo, più che Skapigliati erano davvero scatenati.
E scatenato lo era anche Oleg Antonov, MVP del match, che ha chiuso con 18 punti all’attivo e il 42% in attacco, questa la sua analisi nel post gara: “Sicuramente è stata una gara in cui noi giocatori ci sentivamo molto bene insieme. Brava tutta la squadra perché coloro che sono entrati hanno dato un grande contributo. Certo, alla fine ci è rimasto l’amaro in bocca perché potevamo vincerla e proprio per pochissimo non è avvenuto. A caldo è veramente difficile dire qualcosa, c'è ancora amarezza, analizzeremo in settimana tutto nel dettaglio. Ma ci sono state tante cose positive, soprattutto il carattere mostrato dal gruppo. Non abbiamo mai mollato e questa è la cosa più importante. Ci mancano due giocatori, siamo un po’ incerottati come si dice in questi casi. Siamo ottimisti ma c’è ancora molto dal lavorare”.
Ora bisogna giocarsi bene la carta Taranto, perché poi arriva una terna di gare con coloro che occupano la prima parte della classifica, sabato 26 ottobre i ragazzi di coach Ortenzi saranno in terra pugliese per cercare di espugnare il Pala Mazzola, nell'anticipo delle 18. Anche qui una gara che conta molto per entrambe, in cui bisogna farsi trovare pronti e nella quale forse Grottazzolina potrebbe recuperare il bomber Pektovic, ancora presto invece per Fedrizzi.