PORTO SANT’ELPIDIO – Per qualcuno era Alfredino, per qualcun altro Mozzu, per tutti Alfredo Mozzorecchia. Se ne è andata con lui un pezzo del basket di Porto Sant’Elpidio, uno dei fondatori, insieme con Fattì e altri amici, nel 1953 fondò la società biancoazzurra, quella con la matricola 000338.
Fino al 2006 è stato in panchina, perché ‘Mozzu’ era un allenatore. Ha tirato su generazioni di cestisti, partendo dalla spianata in cemento dell’Orfeo Serafini per arrivare ai parquet. “La prima squadra – ricorda la società elpidiense - nacque nel 1955 e Alfredino ne era il playmaker combattivo, uno che non ci stava a perdere. Fu subito il capitano ma ben presto diventò l'allenatore, non prima di aver assistito ad un clinic del santone americano Jim Mec Gregor che gli aprì la mente”.
Tempo due stagioni e la panchina era sua. Prima la Pennesi, poi via Pesaro, la casa del basket aveva una sola certezza: coach Mozzorecchia. Erano gli anni dove nacque la rivalità con Montegranaro e della prima serie B regionale. Dopo aver vinto il campionato di serie D a fine anni ’70, la scelta: dedicarsi al basket giovanile. Da allora un fiore all’occhiello della città costiera.
Anche una volta appesa la lavagnetta al chiodo, Alfredino ha continuato a dispensare consigli, tornando puntualmente in tribuna per i derby con Montegranaro, che sentiva suoi. “Ci lasci un'eredità enorme: l'amore verso Porto Sant'Elpidio e la nostra maglia, una storia iniziata ormai 70 anni fa e che se oggi abbiamo l'onore di poter continuare a scrivere è anche grazie a te e a quello che hai fatto per noi” conclude la società. I funerali domani alle ore 15 nella Chiesa Santissima Annunziata