Foto e video della lunga notte di Fermo.
di Raffaele Vitali
FERMO – Ci sono tanti modi per descrivere un successo, ma spesso capita che una fotografia valga davvero più di tante parole. Lo scatto dall’alto è dell’1,20 di notte del primo dell’anno 2020. Ivana Spagna, la star della festa organizzata dal comune di Fermo e dalla squadra capitanata da Stefano Castori, chiude il suo primo blocco melodioso con l’Hallelujah di Cohen. La piazza è rapita dalla magia del momento. Migliaia di persone baciate anche dal clima, con l’aria perfetta per stare insieme sotto il cielo stellato, magari pattinando sul ghiaccio. Un successo incredibile, con un continuo fiume di persone che arrivavano in piazza dopo aver faticosamente trovato un parcheggio. Inclusi tanti amministratori di comuni vicini.
In realtà già dalle 2245 il movimento è iniziato, con le palle dell’albero di Natale riempite da bambini festosi. E poi, da pochi minuti prima della mezzanotte, il grande afflusso. Chi usciva dai ristoranti, chi lasciando il cenone di casa. Tutti pronti a brindare con i dj in attesa della regina della notte. Che si è presentata con una enorme gonna bianca e una giacca scintillante d’oro, elegantissima e vogliosa di far divertire tutti.
Perché dopo aver toccato i cuori con ‘The sound of silence’ e ‘Gente come noi’ si è lasciata andare con le hit più ballate: Easy Lady e, in chiusura, The rhythm of the night oltre a un paio di pezzi del nuovo album 1954, dedicato al suo anno di nascita.
Tutto è andato bene, ma non poteva che essere così. Visto che in piazza si sono alternati consiglieri comunali, due assessori, Francesco Trasatti, che ha poi accompagnato la Spagna in albergo dopo decine di foto e autografi, Mauro Torresi, e il sindaco Paolo Calcinaro, il primo a voler brindare al nuovo anno partendo dal cuore di Fermo. Quando ha terminato il concerto, 55 minuti senza sosta, l’applauso è stato lungo, come il ‘Sì’ urlato da tutta la piazza alla sua domanda: ‘Volete ballare e cantare?’.
Poi, spazio ai dj, ai visori del Dome di Silvia Cicconi che hanno fatto viaggiare sopra i cieli di New York e dentro Peter Pan centinaia di persone, e alle migliori hit di fine millennio che hanno accompagnato birre, spumanti, cocktail e vin brûlé fino a tarda notte.