PORTO SAN GIORGIO – Compatti come non mai. Da Fano a Civitanova, passando per Porto San Giorgio per arrivare a San Benedetto, i vongolari delle Marche fanno squadra. E lo fanno con la sola esclusione di Ancona che gioca una partita propria.
Una partita che in realtà ha già perso, ma che potrebbe avere ancora uno strascico politico. Al centro della questione ci sono i comparti, ovvero le zone di pesca destinate a ognuno dei quattro consorzi marchigiani i tre che si sono ritrovati al Pic Pesca sangiorgese hanno le idee chiare: “L’attuale assetto non va cambiato. E lo diciamo sulla base dei numeri” spiega Gerardo Fragoletti, Covopi.
Quello che Ancona da tempo prova a chiedere è di rivedere l’organizzazione, di modificare l’area di pesca e la dislocazione delle barche. Ma uno studio durato cinque anni, affidato a Cnr ed esperti vari, ha confermato quello che i consorzi sostengono: l’attuale divisione è funzionale perché garantisce a ogni zona un equilibrio tra pescato e barche al lavoro.
“Una modifica di questi parametri potrebbe mettere a rischio posti di lavoro, intere famiglie” ricorda l’assessore alla Pesca comunale, Fabio Senzacqua. Che ha preso parte all’incontro insieme con il consigliere della Lega Marco Marinangeli, il vicesegretario regionale del Carroccio, Mauro Lucentini, e l’onorevole Mirco Carloni, che della commissione Agricoltura della Camera dei Deputati è presidente.
I tre comparti, San Benedetto- Porto San Giorgio, Civitanova e Fano, mancava ovviamente Ancona, hanno consegnato un documento a Carloni “perché temiamo ancora qualcosa”. Quell’ancora è legato al fatto che la partita dovrebbe essere chiusa, visto che anche il ricorso al tar di Ancona è stato bocciato. È stato così confermato che i comparti funzionano.
“Noi ci aspettiamo che la regione prenda un provvedimento definitivo, forte dello storico e dello studio, oltre che della sentenza” ribadisce Fragoletti. Che in questo ha il pieno sostegno di Marinangeli e da Carloni ha ottenuto un chiaro “mi informo al Ministero, massima attenzione, ma intanto incontrate il presidente Acquaroli visto che i comparti scadono il 31 dicembre”.
