FERMO – Dove non arriva l’economia e la ricostruzione, magari c’è la fede. “La Chiesa si impegna a restare nelle aree interne del Paese, ad aiutare i giovani che vogliono restare affinché questi territori possano diventare un laboratorio di idee per tutto il Paese” sottolineano, nella dichiarazione finale, i vescovi della Aree interne, che si sono incontrati.
Esponenti di 12 regioni che hanno discusso sui problemi del territorio delle aree interne italiane. "Noi c'impegniamo a restare: la Chiesa non vuole abbandonare questi territori, senza per questo irrigidirsi in forme, stili e abitudini che finirebbero per sclerotizzarla. In tal senso c'impegniamo ad aiutare i nostri giovani che vogliono restare, cercando di offrire loro solidarietà concreta, e c'impegniamo ad accompagnare quelli che vogliono andare, con la speranza di vederli un giorno tornare arricchiti di competenze ed esperienze nuove".
Per i vescovi nelle aree interne “la vita non vuole morire. Sono una risorsa viva, un tesoro straordinario per tutto il Paese: sta a noi, pastori, comunità cristiana, società civile e politica, far sì che tale auspicio diventi realtà” concludono i presuli.