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I trattori fermani tra statale e rotatorie. "Scusate i disagi, aiutateci a cambiare la burocrazia. Noi difendiamo il territorio"

5 Febbraio 2024

PORTO SAN GIORGIO – La rotonda davanti al casello dell?A14 di Porto San Giorgio per una decina di ore è diventa la casa degli agricoltori, dei loro trattori. La manifestazione che ha messo a ferro e fuoco Bruxelles è stata invece molto tranquilla in terra fermana. Qualche disagio, è ovvio, perché quando una ventina di trattori, sui duecento parcheggiati in zona Palmatea e rotatoria, percorrono la statale adriatica a 8 km orari, le code sono inevitabili. Ma tutto sommato la gente è stata paziente. E stando fermi ha avuto la possibilità di leggere il volantino che signore e ragazzi distribuivano.

“Una protesta spontanea, senza bandiere di categoria. Siamo qui contro la Pac, contro l’importazione di prodotti agricoli coltivati altrove con fitofarmaci. E poi siamo contro il caro prezzo delle materie prime, dal gasolio alle sementi. Ci dispiace – spiegano nel volantino i protagonisti fermani – per i disagi. Supportateci contro questa burocrazia insostenibile che sta mettendo in crisi le nostre aziende che invece sono un baluardo sul territorio”.

Insieme con gli agricoltori fermani, sono arrivati anche da Macerata e Ascoli piceno, circa duecento persone. I trattori si sono mossi tra Fermo e Marina di Altidona.

“Bisogna avere la forza di ascoltare le ragioni di fondo che spingono quei custodi del territorio a mobilitarsi in maniera così massiccia ed eclatante. Quelle persone non stanno chiedendo mance e mancette e tanto meno i soliti sussidi” commenta Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura, intervenendo in aula per l'istituzione della Giornata nazionale dell'agricoltura e di una nuova legge.

“Legge che ricalca quella già approvata nel 2015 dalla Regione Marche, allora guidata dal centrosinistra con il presidente Spacca. All'agricoltura - prosegue - si chiede di accompagnare la fase della transizione ecologica per costruire un futuro senza combustibili fossili dentro un modello di sviluppo sostenibile e di qualità. Difesa e presidio del territorio, tutela della biodiversità, riduzioni emissioni inquinanti e cibo di qualità, dipendono dall'agricoltura oggi colpita profondamente dalle crisi climatiche ed energetiche. Ma sostenere l'agricoltura nel processo di transizione come per altri settori produttivi del Paese è una necessità, non in una logica corporativa, ma legata a un interesse generale che la stessa destra ostacola in ogni dove”.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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