*Raffaele Vitali
L’ospedale di Campiglione, inteso come struttura, è quasi pronto. L’ospedale, inteso come erogatore di servizi, è lontano dal nascere. Tanti i motivi. Uno lo sottolinea il sindaco di Fermo.
Paolo Calcinaro ama usare i social per comunicare con la sua gente. Un metodo diretto che ormai caratterizza i politici di ogni livello. Nulla di nuovo, dalle videocassette di Berlusconi in poi. Il punto è: quale risultato raggiungono i post, le esternazioni, i pensieri? Quanta forza hanno se non vengono poi ripresi dai giornalisti, che siano cartacei, televisivi o digital?
“Non si sa nulla dei bandi che la regione dovrebbe fare per l'acquisto di arredi, tecnologie sanitarie, elettromedicali che andrebbero all'interno e che, insieme al personale, sono l'essenza di una struttura ospedaliera. Ora non vorrei che tra un anno ci trovassimo di fronte ad un bellissimo ed efficiente contenitore vuoto. Anche perché sul punto nessuno dà risposte certe: le gare d'acquisto sono partite? Credo di no. E già nel bilancio regionale la copertura economica per queste gare? Chi dice di sì e chi dice di no o comunque solo in parte: in questo secondo caso sarebbe molto grave per il fermano”.
Le parole del sindaco aprono a due questioni. La prima è il giusto timore di chi rappresenta la comunità. La seconda è che dal sindaco del capoluogo i cittadini si aspettano risposte e non domande. Perché se le pone lui, nella persona più semplice e lontana dal potere, il dubbio diventa timore, poi paura e infine rassegnazione.
Durante la cerimonia per la targa dedicata ai sanitari che hanno perso la vita durante la ‘guerra’ contro il Covid, è emerso chiaro il timore che il piano di rafforzamento del territorio stia procedendo lentamente e che alla base di questa lentezza ci sia la mancata perequazione di risorse, posti e personale per il Murri. Ecco, da lì bisogna ripartire. Da quella targa che dovrebbe ricordare quanto successo e come si è risposto, spesso con mezzo esercito. Eppure Fermo, nel suo piccolo si è distinta per impegno e risultati.
Serve di più per affrontare il futuro. E serve una politica che dia risposte. Sempre e a ogni livello. Giusto quindi sollevare il problema via social, ma ancora meglio sarà quando via social arriveranno quelle risposte. Che in ogni caso, la stampa cercherà di trovare. Politici e dirigenti sanitari permettendo.
*direttore www.laprovinciadifermo.com
