FERMO – In testa c’è il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, quello che da solo praticamente può decidere l’elezione del presidente della Provincia di Fermo. Ma dietro ci sono tanti sindaci che, dopo aver partecipato all'incontro convocato da Andrea Putzu, ci mettono la faccia. Sindaci che provengono da aree politiche diverse. Tra di loro anche chi, a lungo, è stato un candidato vicino alla Lega: Michele Ortenzi.
“Non vogliamo mettere assolutamente in dubbio una candidatura unitaria, può essere un valore aggiunto; non abbiamo remore su Mauro Ferranti, persona seria; non siamo però soddisfatti dal metodo usato per arrivare alla soluzione” ribadiscono, come da noi anticipato ieri. “Siamo stati esclusi, ma siamo noi sindaci il riferimento delle elezioni provinciali” spiegano in una nota.
Ad alterare il gruppo capitanato da Calcinaro, il fatto che l’idea di una lista unica “sia stata decisa dalle segreterie di partito”. Quelle segreterie, oltre a molti sindaci, che si stanno ritrovando insieme con Mauro Ferranti proprio in queste ore per capire se c’è ancora la possibilità di proseguire insieme.
“La rappresentanza deve passare attraverso un'elezione. Le strategie e i percorsi non possono essere scelte nelle stanze dei partiti. Riteniamo fondamentale una candidatura unica e condivisa, ma noi andremo con una nostra lista, frutto della rappresentanza del territorio e di una idea di collegialità” ribadiscono compatti Calcinaro e i sindaci Giovanni Palmucci, Elisabetta Ceroni, Luca Pezzani, Alberto Antognozzi, Nicola carolini, Michele Ortenzi, Enzo Iacopini, Vincenzo Berdini, Romina Gualtieri, Domenico Ciaffaroni, Luca Leoni, Giuseppe Taffetani, Gabriele Cannella. Con loro anche la vice di Falerone, Pisana Liberati, e l’assessora di Altidona Manola Giuliani.
Mancano nell’elenco Meri Marziali e Giuliana Porrà, che avevano preso parte alla riunione ribandendo di non condividere il metodo adottato per la scelta di Ferranti ma che non hanno al momento ritenuto sottoscrivere un piano che porta a una lista autonoma.
r.vit.