MONTEFORTINO/AMANDOLA – Quanto piacciono all’estero le Marche e in modo particolare i monti Sibillini. Ma del resto lo aveva anticipato anche Adolfo Marinangeli, sindaco di Amandola, fotografando il turismo di Pasqua non solo della città incastonata tra i monti.
“Più selvagge e meno popolate delle regioni vicine che sono più di moda, le Marche offrono montagne spettacolari e una costa stupefacente, senza sovraccaricare i prezzi” scrive Emma Cook, che ha scritto un reportage per il domenicale del Guardian, The Observer.
Un ampio servizio alle Marche, adottando un punto di vista più insolito: quello della montagna (anche se si parla poi di Sirolo e del Conero) e nello specifico del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Cook è partita da una casa vacanze realizzata all’interno di una torre medievale e paragona il paesaggio montano a quello di vari film e serie tv: Il Trono di Spade, l'isola di King Kong oppure Rivendell del Signore degli Anelli tra “colline boscose, cime ardite e vallate verdeggianti”.
Punto di partenza è che le Marche sembrano “più selvagge e meno popolate delle vicine Toscana e Umbria e sono un paradiso per gli escursionisti e per i biker di montagna con 10 cime oltre i 2.000 metri”.
Questo perché se ci stanca delle colline, le graziose città di mare sono ad un'ora di macchina, “l'ideale per una gita di un giorno”. La giornalista cita due luoghi in particolare: Amandola e Montefortino.
La prima con le sue stradine che conducono a Piazza del Risorgimento: dove si trovano bar e caffè, per l'aperitivo e due supermarket nei pressi per fare rifornimento di cibo. Montefortino è “un'altra pittoresca gemma locale, che al tramonto si illumina di rosa, in cima ad una collina. Da lì si gode il panorama dei Sibillini, il paesino è vuoto, ma la gente del luogo si accalca in una pizzeria per stuzzichini con birra, spritz e affogato”.
Una fotografia lusinghiera, come quella che riserva a Sirolo, perché anche se stai in montagna un passaggio sul Conero va fatto. Per Emma Cook, “è facile capire perché è nota come 'la perla dell'Adriatico’, con le sue case color pastello e le persiane turchesi e la piazza che si affaccia sul mare azzurro». Passando per un bosco di pini si scende fino alla spiaggia di San Michele, «una distesa di sassolini bianchi e acqua cristallina”. Poi un pranzo a base di pesce, in una località che la giornalista paragona ad Amalfi, “ma a un terzo del prezzo”.
r.vit.