di Raffaele Vitali
FERMO – Improvvisamente il borgo di Torre di Palme si riempie di colori. Sono quelli dei vestiti e delle chiome bionde delle tour operator russe. Principalmente donne nella delegazione di 70 persone che sta girando le Marche. Un tour intensissimo, perché i russi hanno 120 ore per partire e tornare, evitando così la quarantena. Giorni intensi che Fermo si gioca con il suo gioiellino che non ha eguali. Perché di piazze belle le Marche sono ricche, ma di scorci medievali a picco sul mare ce ne sono davvero pochi.
È tutto uno scattare di fotografie, di selfie, di pose negli angoli più belli. “Raccontiamo quello che vediamo, i social contano” spiega una delle protagoniste del tour, organizzato alla perfezione dalla regione Marche insieme con la compagnia aerea S7, con la supervisione del consulente del presidente, Gianluca Caramanna.
“Un approccio nuovo, diverso, vincente. Siamo rimati colpiti e non abbiamo esitato. Per la prima volta non ci hanno chiamato per dirci ‘abbiamo i soldi, organizziamo un volo’ ma ci hanno proposto un progetto, una valutazione del potenziale, una pianificazione strategica di vero incoming per fare delle Marche una meta stabile” spiega Marzio Scamolla, il responsabile Italia della compagnia russa, seconda solo ad Aeroflot.
Tutti sono convinti di una cosa: “Le Marche sono ideali per chi ha già visitato Roma, Venezia e Firenze. Perché qui – spiega Irina Petrenko, che è il volto dell’Enit in Russia e referente di questo viaggio – c’è tutto: natura, arte, mare e buon cibo”. Non solo: “I russi – prosegue il consigliere del presidente Acquaroli - amano il mare ma non sono di quelli che passano tutta la giornata sotto l’ombrellone. Per questo le Marche hanno una grande opportunità”.
Certo, servirebbero strutture ricettive migliori, “perché il russo è un turista che ama le comodità” aggiunge Irina Petrenko. “Ma al contempo – riprede Caramanna – grazie al piano di rilancio dei borghi e delle aree interne, il sistema dell’albergo diffuso offrirà importanti spazi, magari all’interno di palazzi storici o in luoghi immersi nelal natura ma comodi da raggiungere. Ecco perché il piano triennale lanciato dalle Marche è importante e osservato anche da altre regioni”. Annuisce al suo fianco il consigliere regionale Andrea Putzu, presidente della commissione turismo, che ha dato il via a questo incoming dopo la sua missione a Mosca di due mesi fa con cui ha saputo dare il via a nuovi rapporti.
Nel mentre i tour operator russi girano e ammirano il Crivelli come lo scorcio vista mare azzurro. “Amano molto fare foto, sono social e soprattutto vogliono riportare a casa quello che vedono”. Da qui l’importanza di torre di Palme: “Hanno un programma intenso, ma un’ora l’hanno dedicata a Torre di Palme. Per noi è il giorno delle relazioni, dello scambio di contatti. Dovremo da ora essere bravi a costruire pacchetti giusti” aggiunge come sempre battagliera l'assessora Annalisa Cerretani.
Per farlo una delle idee che la compagni russa ha messo sul tavolo della regione, e di cui si discuterà durante altri tavoli di lavoro già programmati, è quella di coordinare l’incoming. “Che non significa dare tutto in mano a un solo soggetto, ma avere un referente che poi sappia creare la rete in un territorio così ricco e piccolo. Non servono concorrenze, ma collaborazioni per non sbagliare. Poi, se ci saranno i numeri, valuteremo il volo diretto. Intanto pensiamo a portare i russi qua anche se atterrano a Bologna” riprende Scamolla.
E il sindaco Calcinaro rilancia: “In questo momento di ripartenza, c’è l’opportunità di sovvertire anche gerarchie turistiche consolidate. Per cui fa bene la Regione ad agire per intercettare i flussi. Noi ci faremo trovare pronti”.
La bellezza quando si parla di Fermano va però abbinata anche a manifattura, a shopping. “I russi – riprende il responsabile della flotta area S7 – vanno dove conoscono o dove vengono indirizzati dai propri tour operator. Per cui, far passare quattro gironi così intensi a questo gruppo è decisivo. Solo realizzare un incoming di questo livello dimostra il cambio di passo delle Marche. e il fatto che a farlo sia l’Istituzione ai russi piace molto, li fa sentire considerati e stimati. Per cui, il grosso del lavoro inizierà lunedì dopo le partenze. Il business è reale, anche dal punto di vista economico. Perché se i russi comprendono che se vengono nelle Marche, spendendo magari 300 euro per un volo, poi risparmiano 150 euro per ogni paio di scarpe che comprano, anche il commercio legato al fashion tornerà a crescere”.
Strategie chiare, piani di sviluppo in crescita e la conferma che un player come NeroServizi del monturanese Enrico Gismondi è un valore aggiunto in una regione che soffre a livello infrastrutturale. “Nove pulmini si muovono da un angolo all’altro della regione, un servizio ottimo. Il turista russo ama essere coccolato. Spesso mi capitava in altre regioni di far atterrare un charter e poi non avere collegamenti efficaci. Questo poi diventa un peso, anche se sei una meta bellissima. Che le Marche abbiano cambio approccio valutando ogni step nel relazionarsi con la Russia mi fa capire che andremo lontano” conclude l’imprenditore.