FERMO – Il 18 maggio, salvo prese di posizione diverse a livello governativo, la Regione Marche consentirà la riapertura dei ristoranti. “Abbiamo condiviso il protocollo per bar, mercati, ristoranti e negozi di abbigliamento realizzato insieme con ufficio igiene, Asur e associazioni di categoria. Dopo il collaudo per il settore parrucchiere ed estetiste, proseguiamo con i pacchetti per le attività produttive in vista del 18” spiega l’assessora alle Attività produttive Manuela Bora.
Il punto chiave è questo: per familiari e conviventi non ci sarà l’obbligo, all’interno del ristorante, di usare dispositivi mobili, ovvero barriere in plexiglass. In caso invece di comitive, di gruppi di amici, oltre alla prenotazione obbligatoria che vale per ogni categoria, ci sono delle indicazioni stringenti: “Obbligo di almeno un metro di distanza, che significa una sedia sì e una no o il doversi sedere uno di fronte all’altro, potendo anche usare i dispositivi di sicurezza mobili” che agevolano l’organizzazione soprattutto in spazi ridotti.
Un’altra indicazione è che le gelaterie potranno fare i coni, che ovviamente vanno mangiati all’esterno del locale, così come i caffè, senza necessità della prenotazione preventiva, che resta invece obbligatoria per i ristoranti. “per quanto riguarda i negozi di abbigliamento, intanto come Conferenza stato regioni valuteremo l’avvio dei saldi per il primo agosto e poi a livello regionale abbiamo inserito alcuni accorgimenti come gli spogliatoi sanificati e l’obbligo delle mascherine dentro il locale”.
Insomma, le Marche ci provano ad agevolare le imprese “ma – conclude Ceriscioli – per poter mantenere il percorso di riaperture importante mantenere la curva del contagio in basso, come oggi che siamo la miglior regione d’Italia nel dato RT”.
r.vit.