SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Non sarà un virus a fermare la generosità. Il Banco Alimentare, struttura chiave che rifornisce Caritas e centri assistenza delle province di Fermo, Ascoli Piceno e Macerata, continua a lavorare, senza sosta. “Certo, il Coronavirus ha modificato i modi, non lo spirito né la costanza della nostra azione” ribadisce Massimo Capriotti, Responsabile del Banco Alimentare Marche, che ha il magazzino a San Benedetto del Tronto e rifornisce 15 enti.
Per garantire sicurezza, tutti i volontari sono stati dotati di Dpi, i dispositivi di sicurezza individuale: “Le attività di borsisti e tirocinanti sono sospese fino al 3 aprile. Gli altri volontari sono tutti operativi e dotati di sistemi di respirazione facciale filtrante e con guanti e mascherine effettuiamo i ritiri di merci presso le aziende. Per quanto riguarda le consegne agli enti, prendiamo appuntamenti a mezz’ora di distanza tra un ente e un altro”
In questo modo sono state consegnate negli ultimi giorni mille tonnellate di alimenti a 100 strutture caritative, che a loro volta hanno sostenuto circa 14.352 persone in stato di bisogno. “Non abbiamo intenzione di fermarci” prosegue Francesco Galieni.
Massima sicurezza nelal consegna, massima sicurezza nel magazzino: “La distanza prevista dai decreti è rispettata tra noi volontari e nei confronti dei responsabili degli enti. Ricevuto l’ordine, una media di 10 quintali di alimenti per singola Onlus, lo prepariamo e lo posizioniamo su un bancale e, una volta che ci siamo allontanati, i volontari dell’ente prendono le casse e le caricano”.
Fondamentale per il prosieguo dell’attività è ovviamente il supporto delle aziende locali che donano le eccedenze. “In questo momento critico, a maggior ragione, aiutateci a fare il nostro lavoro, quello di non abbandonare i poveri”.
