FERMO – Riunione Anci a Bergamo, duemila sindaci riuniti. “Un’opportunità di confronto con enti più grandi, con strutture di caratura nazionale che permette di valutare e capire da un punto di vista diverso come si amministra”.
Una due giorni in cui non avere come referente più grande solo Fermo, “a cui chiediamo di essere davvero il voloano di tuti comuni fermani”, ma anche il capo dello Stato. “Ci siamo sentiti parte di sistema più grande, consci del ruolo”.
Piccoli comuni protagonisti che si confermano la vera Italia, considerando che sono 8mila le amministrazioni, il 90% piccole realtà. “Ma soprattutto il suolo dei sindaci, ce ne erano 2mila, emerge con forza, come chi risolve i problemi e al contempo pianifica il futuro”.
A parlare, lungo il viaggio di ritorno, sono Ivano Bascioni, Antonio Vallesi e Marco Fabiani, sindaci di Belmonte, Smerillo e Monteleone. Tre piccoli al tavolo con i grandi. “È importante far comprendere anche ai cittaidni il senso di questi momenti che diventano una grande opportunità. Per dialogare con enti più grandi e istituzioni di ogni livello, ma soprattutto per tessere relazioni e in alcuni casi prendere contatti per nuovi servizi”.
Un esempio: “Abbiamo conosciuto una ditta che fornisce a prezzi molto competitivi dei bidoni particolari in cui recuperare cartucce e pile. Abbiamo potuto confrontarci con funzionari del Mibact e aprire un tavolo per il recupero di beni comunali, come è a Belmonte la chiesa di Santa Maria in Muris, per cui ci sono fondi di cui non eravamo a conoscenza. Ecco, a tutto questo serve un’assemblea Anci”.
C’è poi l’opportunità di parlare di macro questioni, come la possibilità di un terzo mandato per tutti i sindaci, “ma su questo non c’è stata unanimità”, e il Pnrr: “In tanti hanno chiesto deroghe sui tempi. Ma ai sindaci sono arrivati anche complimenti del Governo e del presidente Decaro per la nostra capacità di progettazione, considerando che un quarto delle risorse del piano europeo sono affidare proprio ai Comuni. Quello che noi piccoli chiediamo è di ridurre la burocrazia. Abbiamo capacità, ma non psi possono perdere mesi in attesa di autorizzazioni. Tra progetti, gare, appalti e avvio dei lavori è difficile rispettare i tempi nonostante l’impegno. Su questo c’è stata un’apertura” proseguono Fabiani, Bascioni e Vallesi.
Non si è parlato di cultura, perno di un comune come Smerillo, ma resta la consapevolezza di tutti che cultura e turismo sono due risorse ormai imprescindibili.
Raffaele Vitali