FIRENZE – C’è tanta voglia di bello per il mondo della moda. E così, mai come questa volta il Pitti Uomo è al centro dell’attenzione, anche di tanti brand marchigiani. Dopo il forte rimbalzo seguito all'emergenza pandemica, il 2023 si è chiuso con una crescita “decisamente moderata” per il centro studi di Confindustria Moda che quantifica il fatturato generale in 11,9 miliardi.
Tra gli 835 marchi in esposizione, c’è anche un debutto ed è quello di Fay, il brand dell’abbigliamento di casa Della Valle. La scelta è quella di presentare FAY Archive che riporta al DNA del brand e alla sua spiccata attitudine workwear, il tutto verrà esaltato negli spazi della Polveriera con un concept scenografico ideato in collaborazione con lo studio dell'architetto Andrea Caputo. Ma non solo, protagonista sarà a Firenze anche Tod's che si abbina alle Automobili Lamborghini per la prima collezione che vede la collaborazione tra i due brand dal made in Italy.
Tornando ai dati “dopo mesi caratterizzati da un'inflazione senza precedenti, il rallentamento di molte importanti economie e un clima di sempre maggior incertezza, in uno scenario internazionale che, oltre al conflitto russo-ucraino tuttora in corso, deve ora fare i conti con quello recentemente scoppiato in Medio Oriente”.
Per l'export si stima una variazione pari al +5,6% (circa 8,7 miliardi di euro) mentre per l'import si prospetta una crescita al +3% (circa 5,9 miliardi). Circa le principali destinazioni, il primo mercato di sbocco è risultato la Francia (+17,7%), poi la Germania e gli Stati Uniti (+7,7%), mentre i flussi verso la Svizzera, principale hub logistico-commerciale del lusso e quarto mercato, calano a 564 milioni di euro ed evidenziano una contrazione del -20,8%.
La Cina si mantiene al quinto posto: le vendite di menswear verso tale Paese crescono del +5,0%. Restando in Asia, la Corea del Sud archivia un +20,6%, il Giappone un +19,1% e Hong Kong un +23,6%. La Spagna sale in sesta posizione, grazie a una crescita del +9,4%; seguono Regno Unito, che registra un calo del -3,7%, e Paesi Bassi, rimasti sostanzialmente stabili (-0,1%).
Si posizionano poi Polonia e Russia, interessate entrambe da una variazione positiva a doppia cifra (+23,6% e +46,8%). Relativamente ai mercati di approvvigionamento, la Cina si conferma il top supplier di comparto nonostante a confronto con il medesimo periodo dell'anno 2022 mostri una flessione a doppia cifra pari al -24,4%. Anche il Bangladesh, in seconda posizione, presenta un calo (-16,5%), mentre in terza posizione troviamo la Francia, in crescita del +21,1%.
Se si guarda alle performance per linea di prodotto, da gennaio a settembre 2023 si rileva una crescita delle esportazioni per tutte le voci, ad eccezione dell'abbigliamento in pelle (che presenta una flessione del -11,2%). A livello di distribuzione, le catene monomarca/franchising hanno mostrato una crescita a doppia cifra (+22,6%) così come sono cresciute la Gdo, i Grandi Magazzini e l'e-commerce; in calo invece il dettaglio indipendente, l'ambulante e gli outlet.
“Pitti Uomo è a tutti gli effetti un momento di confronto irrinunciabile che rende Firenze leader nel settore delle manifestazioni dedicate alla moda – commenta Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine – e dal nostro osservatorio speciale cogliamo la voglia dei brand di essere presenti, di farsi vedere e incontrare i clienti”.
Rivendica il lavoro di scouting dei buyer, anche grazie alla collaborazione con Ice, come ricorda Agostino Poletto, direttore generale Pitti Immagine. ““Possiamo investire preziose risorse anche nell'invito a compratori provenienti dai mercati emergenti, sia quelli che sappiamo essere potenziali nuovi clienti del Made in Italy di qualità, sia quelli che stanno già diventando importanti per i nostri espositori nazionali”.
Nell'attuale contesto internazionale, la manifestazione si conferma il punto di riferimento per brand e designer, buyer e stampa specializzata all'apertura della stagione. Non solo una vetrina d'eccellenza per le collezioni dell'Autunno-Inverno 2024-2025, ma anche un luogo che fa da specchio alle tendenze, alla creatività e alle nuove istanze che attraversano la società.
Emblematiche le scelte come Guest designer di Luca Magliano e Steven Stokey-Daley, due giovani creativi che porteranno a Pitti Uomo molti spunti di riflessione, oltre allo spettacolo della loro moda.
r.vit.