di Raffaele Vitali
FERMO – Il terribile marzo del Murri di Fermo visto dai numeri. L’Area vasta 4, diretta da Licio Livini, ha tracciato un bilancio del primo mese di emergenza Coronavirus. Reparto per reparto, chi è entrato, chi è uscito, chi purtroppo è morto.
Il tutto partendo dal dato finale, quello odierno con 85 ricoverati. Sono 43 quelle totali al Murri, a cui si aggiungono le vittime dell’Inrca e dei fermani che erano ricoverati a Civitanova o a San Benedetto del Tronto (55 in totale). Il reparto che è stato più colpito è Medicina 1, lo spazio che si è sporcato a inizio emergenza e che poi è stato inglobato come spazio Covid. Solo a Medicina ci sono state 12 morti come a Malattie infettive, 3 invece quelli a Terapia Intensiva e due nello spazio di Medicina 2, quello ricavato dopo la prima riorganizzazione.
Quello che emerge leggendo i dati è anche la differenza tra il mese di marzo del 2019 e quello del 2020. Un anno fa furono 1258 i ricoveri in ospedale, quest’anno 754. Ma la riduzione, purtroppo, è bilanciata in maniera negativa con il dato dei decessi: nel 2019 furono 39, pari al 3,1%, nel 2020 48, il 6,37%.
Per far capire il super lavoro del Murri e dei suoi operatori, basti pensare che da inizio emergenza sono stati 27 i pazienti trattati in Terapia Intensiva, un reparto passato da 6 a 17 posti. Dei 27, nove sono quelli che sono stati già dimessi, di cui due tecnicamente guariti. A Malattie infettive, invece, ne sono transitati 60, 18 quelli dimessi, di cui 5 guariti, trenta quelli attualmente ricoverati. A Medicina 1 sono stati 36 i pazienti ricoverati, 20 quelli ancora in reparto, quattro i dimessi. Infine medicina con 25 Covid trattati e tre dimessi.