MONTEGRANARO – Peccato, la Sutor ci ha provato, ma alla fine il ritorno di Gianmaria Vacirca, ex dg dei tempi d’oro, alla Bombonera è dolce.
È dura segnare alla Campetto Mosconi Ancona. Il primo quarto in fin dei conti segna il match, con quei sei punti finali che la Sutor non riesce più aa recuperare. E così, quando a inizio quarto periodo la Sutor deve rimontare dieci punti, gli errori in serie seguiti da tre canestri facili dei dorici sembrano chiudere il match. È qui in fin dei conti la differenza tra le due compagini, costruite per obiettivi chiaramente differenti: approfittare dell’errore avversario.
È difficile affrontare una compagine alta e grossa come quella di coach Rajola, ancora di più senza Stanzani, il pivot titolare che ancora la Sutor non ha potuto schierare. Quello che va riconosciuto ai gialloblù è che non mollano. Quando sono precipitati sotto di 16 hanno alzato la difesa, con raddoppi. Ma quando di là trovi Caverni, il tuo ex amato, che inventa penetra e scarica alla perfezione, la distanza diventa insormontabile.
Ma nessuno si può rilassare contro la squadra targata Decathlon, nuovo main sponsor gialloblù, visto che ci sono giocatori capaci di inventare triple dal palleggio come Bonfiglio, canestri che poi danno fiducia anche ai compagni, nonostante i tanti errori da dentro l’area pitturata. Quello di Romanò a quattro minuti dalla fine è la fotografia dell’illusione di una rimonta troppo difficile, anche perché le braccia lunghe di Paesano e Gospodinov chiudono il ferro dorico.
Peccato che Bonfiglio con poco meno di due minuti da giocare, sul -6, sbagli la tripla che avrebbe rimesso tutto in discussione dopo che Centanni, play dorico, si era fatto prendere dal nervosismo con fallo in attacco e tecnico. Solo che Bonfiglio fa tutto da solo, prova a inventare in stile ‘Barba’, ma il ferro dopo un paio di rimbalzi dice no, mentre è solo rete, nel cambio lato, per la tripla di Rossi che chiude il match (67-76).
Crescerà questa Sutor, è destinata a farlo. Perché l’impianto c’è e soprattutto compensa con la difesa il non eccelso attacco che ha bisogno del punto di riferimento in mezzo all’area. Quello che prima o poi Stanzani garantirà a coach Ciarpella.