di Raffaele Vitali
FERMO – Stoccafisso e birra, la scommessa che unisce Beor Brasserie, il nuovo locale di piazza Sagrini, e l’Accademia dello stoccafisso alla Fermana.
Un locale originale, che tra qualche mese diventerà unico: “Oggi abbiamo trenta birre a disposizione, tra spina e bottiglie, tutte artigianali e oltre la metà sono marchigiane. Da maggio, invece, troverete anche la ‘nostra’ birra, stiamo infatti completando il birrificio che sarà qui a fianco, sempre in piazza Sagrini. Noi ci crediamo, siamo certi che anche il territorio ci premierà”. A parlare è Alessio Sonaglioni, affiancato dalla socia Piera Marrozzini.
L’originalità del locale ha spinto Saturino Di Ruscio e Guido Gennaro, presidente e chef dell’accademia, a valicare i confini del gusto, portando la tradizione dentro il mondo delle birre. Per non sbagliare si sono affidati a Lorenzo Dabove, per il mondo delle birre Kuaska, un ligure che come un menestrello sta portando il gusto per la bionda in tutta Italia.
“Vogliamo far capire che le birre si possono abbinare a ogni cibo. La birra non esiste, esistono le birre. Dobbiamo valorizzare la biodiversità italiana. Le Marche sono leader a livello nazionale. Predicherò il verbo della birra artigianale. Non vedo l’ora. Come si sposa lo stoccafisso con le birre? Dipende da come viene cucinato il pesce. Ho letto la ricetta, prima lo assaggerò e poi magari valuteremo variazioni se necessario, ma penso che sarà qualcosa di naturale l’abbinamento. Interagirò poi con i presenti proprio per capire” spiega Dabove.
“Una serata diversa, non è la classica cena. Il nostro scopo è sempre quello di promuovere la tradizione e con la birra siamo sicuri di poter avvicinare ancora di più i giovani” aggiunge Saturino Di Ruscio che incassa il sostegno della Camera di Commercio, della Fondazione Carifermo e di alcune aziende, Fineco in testa. Partner è come sempre l’alberghiero del Polo Urbani.
Nel menu di venerdì 14 ottobre entra Guido Gennaro: “Una sperimentazione, uno stimolo anche per me. Proprio per questo ho scelto una degustazione differenze. Entrée di polpettine con crostino, novità è la pizza con lo stoccafisso, immancabili mezzemaniche al sugo e il piatto principe ovvero lo stoccafisso alla fermana. Ogni piatto sarà abbinato a una birra. Sono certo che saranno vincenti”.
I cinque marchi scelti sono Mc77, Mukkeller, birrificio dei Castelli, Renton, e Ibeer. “Copriamo tutte le Marche, da nord a sud” commenta fiero Di Ruscio che è stato aiutato nella costruzione dell’evento da Micael Jacson, il cacciatore di birre belga amante dell’Italia.
Al fianco dell’iniziativa c’è il Comune, come conferma il sindaco Paolo Calcinaro. “L’Accademia è una garanzia per noi. Ma soprattutto mi piace sottolineare il ruolo di Beor, due giovani coraggiosi che hanno pensato a questo locale che raddoppierà a breve con il birrificio interno. Una attività che ha intercettato il finanziamento comunale da 25mila euro per nuove attività. Un posto di qualità, al centro del quartiere universitario”. E proprio a loro pensano i due titolari, che stanno preparando convenzioni mirate per gli iscritti all’università.
Piazza Sagrini quindi ci prova a tornare a brillare. Alessio e Piera ci hanno investito, l’Accademia gli dà un piccolo assist, che magari allargherà anche il potenziale target di clientela, il Comune torna a crederci: “Riporteremo il mese del biliardo a maggio e poi immagino delle isole interne per creare un vero parco coperto. Concilieremo le manifestazioni con la quotidianità data da uno scivolo e un’altalena”.
Vogliamo tornare a investire sul mese del biliardo a maggio. Ci siamo parlati con il presidente regionale. Sarebbe bello un parco coperto, ma poi sappiamo che questo bloccherebbe manifestazioni più ampie. C’è da capire come conciliare le due cose. Magari piccole isole che creano punti di incontro con giochi per i più piccoli. Un parco urbano. Noi vogliamo rianimarla”.