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I fermani credono in AstraZeneca. Tutti in fila: "A me basta che mi fanno il vaccino". Ogni giorno 420 persone

21 Marzo 2021

di Francesca Pasquali

MONTEGRANARO - È passata con tante domande e qualche defezione la prima mattinata di AstraZeneca agli over 80. Da oggi, anche i “grandi anziani” non autosufficienti stanno ricevendo il vaccino riabilitato da Ema e Aifa.

Ma solo quelli in condizioni di salute adatte. Gli altri saranno riprogrammati e riceveranno lo Pfizer o il Moderna. A decidere saranno i medici che li vaccineranno, in base a quanto scritto sui moduli prestampati. Giornata impegnativa, si diceva, all’ex ospedale di Montegranaro. Dove, già di prima mattina, gli ultraottantenni si sono messi in fila. Quelli delle seconde dosi e quelli delle prime.

All’ingresso, al gazebo dei primi giorni, se n’è aggiunto un altro, con un calorifero, dove gli anziani aspettano il loro turno al riparo dal freddo. Ma non ci sono abbastanza sedie per tutti e le distanze vanno rispettate. Così, parecchi restano fuori, con figli o nipoti al fianco. Poi ci sono quelli che aspettano in macchina. Se ti avvicini, ti guardano di sbieco. Ma dopo un attimo si sciolgono. «Non lo so che vaccino mi faranno, ma non mi importa. Ormai sono qui», dice una donna seduta sul sedile del passeggero. Fuori dall’auto c’è la badante. La figlia è a fare la fila.

Poco più in là, un uomo accompagna il padre. Si sorprende quando scopre che lo vaccineranno con l’AstraZeneca. «Guarda sempre la televisione – fa il figlio – e sa quello che è successo. Avrebbero potuto avvertirci. A questo punto, le cose, per noi, cambiano». Lentamente, la fila scorre. Dentro l’ex ospedale sono operative quattro postazioni, due per le prime dosi, due per le seconde.

In tutto, oggi, i prenotati sono 420. «Le defezioni sono state pochissime. Gli aventi diritto si sono regolarmente recati all’appuntamento. Ci sono state alcune rinunce, ma in numero ridotto e inferiore alle attese», fa sapere il direttore dell’Area vasta 4, Licio Livini, che in tarda mattinata s’è recato al centro vaccinale.

“Se si sono create code – spiega – è perché in tanti hanno chiesto chiarimenti e rassicurazioni al personale sanitario. L’anamnesi nella fase di accettazione – assicura Livini – è stata molto accurata. Per gli ultraottantenni (il 15%) che, in base alle condizioni di salute o ai farmaci che debbono assumere, il medico ha ritenuto non indicato l’uso di AstraZeneca, è stata disposta la riprogrammazione con vaccino a Rna messaggero, quindi Pfizer o Moderna. Entro pochi giorni sarà fissato un nuovo appuntamento».

Le vaccinazioni proseguiranno da domani in avanti con lo stesso ritmo. E, da lunedì, partiranno quelle dei circa 1.400 over 80 allettati. Saranno effettuate a domicilio, con la collaborazione dei medici di medicina generale. A livello regionale, sono circa cinquemila i marchigiani che, da ieri, sono stati richiamati per essere sottoposti al vaccino AstraZeneca e che si erano visti rinviare l'appuntamento per lo stop cautelativo di cinque giorni fa. Lo si apprende dall'Asur Marche, che sta riprogrammando gli appuntamenti e ha raccolto finora solo 70 rinunce alla somministrazione delle dosi del siero anglo-svedese.

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