di Raffaele Vitali
MONTEGRANARO – Quando il Fermano fa squadra, nulla è impossibile. La riprova arriva dall’aula di Montecitorio dove al termine dell’intervento dell’onorevole della Lega, Mauro Lucentini, il sottosegretario Costa ha aperto alla possibilità di permettere l’ingresso dei russi in Italia anche se vaccinati con lo Sputnik.
La questione è semplice ed è stata sollevata da Gino Sabatini, dopo un intenso confronto con gli imprenditori a cominciare da Graziano Mazza di Premiata, e supportata dai vertici confindustriali. Compatta anche la politica, con FdI e Lega in prima linea.
Buyer bloccati perché il vaccino russo non è riconosciuto. Questo ha comportato, ad esempio, la totale mancanza di compratori e commercianti dal mondo oltre Urali al Pitti Uomo di Firenze.” Quello che chiediamo è un provvedimento che non costa. Il mio emendamento al decreto Covid farà risparmiare soldi allo Stato italiano. Se arrivano compratori esteri e scelgono made in Italy, gli imprenditori poi non chiederanno aiuti. Usciamo dal controsenso italiano di un Governo che cerca fondi per aiutare le imprese ma poi impedisce lo sviluppo di un mercato”.
La richiesta di Lucentini, quindi, è semplice: “Sbloccare chi ha usato lo Sputnik. La moda in Italia vale 80 miliardi, per Montegranaro e le Marche sono determinanti. Presento questo ordine del giorno, pur facendo parte della maggioranza, perché si trovi la maniera migliore, in caso di accettazione, anche il sistema dei corridoi verdi”.
Il punto infatti è aprire sì, ma non solo per 72 ore. “Bisogna agire subito, sono a disposizione per ogni chiarimento e come me il presidente della Camera di commercio delle Marche”. E proprio qui Lucentini ha ottenuto il risultato maggiore. "Il sottosegretario mi ha detto che lavoreremo insieme per migliorare le circolari, che sono poi l’atto operativo, allargando le maglie e consentire corridoi di almeno due settimane per i buyer”. Aspetto chiave per il micam, che è stato spostato da febbraio a marzo, prorpio per non rischiare nuove defezioni confidando in un rallentamento della pandemia.
L’ordine del giorno domani verrà votato, era l’88esimo e oggi ci si è fermati a 84. “Ma è solo una formalità, soprattutto dopo che Costa, intervenendo, si è detto favorevole alla questione” conclude l’onorevole partito da Montegranaro.
