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I calzaturieri alla campagna di Russia. Volo diretto per Almaty, poi Kiev. "70milioni di export da difendere"

6 Ottobre 2021

di Raffaele Vitali

MONTEGRANARO – Si scaldano i motori in vista dell’Obuv, la fiera di Mosca che per molte aziende calzaturiere rappresenta linfa vitale. L’est Europa non è solo Russia, prima ci sono due partite chiave: Kazakistan e Ucraina.

Due fiere, organizzate da Assocalzaturifici ed Emi, aprono le porte. “Andare direttamente in questi mercati, investirvi con continuità, oltre le inevitabili difficoltà logistiche del momento storico, significa consolidare un legame di affinità con una clientela dalla resilienza incredibile, che attraversa le crisi valutarie, finanziarie, politiche e sanitarie perché ha fame di prodotto made in Italy" commenta Siro Badon, numero uno dei calzaturieri italiani.

AZIENDE IN CAMMINO

Da oggi a venerdì ad Almaty, maggiore centro economico del Kazakistan, e poi a Kiev il 12 e 13 ottobre, i due eventi b2b in presenza rappresenteranno un'occasione importante per ripartire con il networking, la generazione di nuovi contatti ed ordini per spingere sulla ripartenza dei consumi.

“La domanda di prodotti moda sta riprendendo gradualmente vigore con dinamiche di acquisto che, trainate dal recupero dei valori delle materie prime nel gigante centroasiatico e da una rinnovata fiducia dei buyer in Ucraina, lasciano emergere segnali incoraggianti e promettenti per questa e, soprattutto, la prossima stagione di vendita” sottolinea l’associazione guidata da Siro Badon.

Ad Almaty si presentano 50 marchi, dopo due anni di stop, a Kiev 35, supportati da Ice, ambasciata e associazioni varie. Confermato l’incoming di buyer dalle province del Kazakistan, da Uzbekistan, Kirghizistan e Tagikistan. Al fianco delle imprese marchigiane anche la Regione, dopo l’asse siglato da Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio, per i contributi alle manifestazioni principali condivise i primis con Confindustria.

IL VOLO DIRETTO

Per favorire gli imprenditori è stato attivato anche un charter che collega direttamente Malpensa ad Almaty, grazie all’intesa con Neos. “Un servizio ad altissimo valore aggiunto confermato in una fase, tutto sommato, ancora delicata, di passaggio, in cui la mobilità internazionale è ancora inevitabilmente condizionata da rallentamenti e ostacoli, retaggio dell'ondata pandemica mondiale” riprende Assocalzaturifici.

Non è un dettaglio il volo, ma la riprova che l’intero sistema economico crede nelal ripresa della moda e delle calzature in particolare. “L'iniziativa ha l'intento di creare i presupposti per l'apertura di un collegamento settimanale tra Milano e Almaty, al fine di supportare l'importante lavoro di sviluppo commerciale tra i due Paesi, che l'ufficio ICE di Almaty supervisiona e gestisce con grande professionalità. Confidiamo che questo sia l'inizio di una serie di eventi bilaterali Italia - Kazakhstan e che il volo di Neos possa facilitare gli scambi commerciali tra i due Paesi mettendosi a disposizione ancora una volta della filiera del sistema Italia” aggiunge Marco Beretta presidente ACIK, associazione per il commercio Italo -Kazako e rappresentante Neos per il Kazakhstan, che ha trovato nell’ambasciatore Marco Alberti il partener fondamentale.

IL PESO ECONOMICO

La fascia di mercato presidiata dal prodotto italiano si conferma il medio alto e alto di gamma, con un prezzo medio wholesale che sfiora i 70 euro al paio. Il Kazakistan, relativamente al settore calzaturiero, il primo semestre di quest'anno registra una stabilità in valore (+0,5%) e una lieve flessione nelle quantità (-7,6%), se confrontato con il medesimo periodo del 2020.

Più decisa la ripresa in Ucraina, il secondo mercato dei paesi dell'ex Unione Sovietica per importanza. Il primo semestre del 2021 segna, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, un recupero a doppia cifra dell'export, sia in quantità (+22,2%) che a valore (+28,1%).

I due mercati, ovvero Ucraina e Asia Centrale complessivamente, fino al 2019 valevano oltre 70 milioni di euro di export di cui 42 milioni e 20 milioni Ucraina e Kazakistan rispettivamente. Nel primo semestre 2021, le aziende italiane hanno esportato verso il Kazakistan scarpe per un valore di 7,5 milioni di euro, mentre verso l'Ucraina per un valore di oltre 18 milioni.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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