di Chiara Fermani
GROTTAZZOLINA - Ad aprirci le porte della loro casa nel cuore di Grottazzolina è il figlio Francesco, perché Rosanna è già ai fornelli, alle prese con il menu di pesce per la serata. Entrando, un salone tipico delle case marchigiane, ma con tavoli apparecchiati da vero ristorante, perché in un certo senso lo è, ma è un home restaurant, un ristorante nella propria abitazione, la nuova frontiera della ristorazione dove mangiare bene, spendere poco e sentirsi a casa.
Rosanna quando avete aperto e come mai questa idea?
“La malattia di mia madre prima e il Covid dopo mi hanno lasciato un vuoto che dovevo colmare con qualcosa che mi piacesse davvero. Sono una persona molto attiva e senza fare nulla in casa non ci sapevo proprio stare. La cucina è una mia grande passione e da giugno di quest'anno ho deciso di cucinare, non più solo per la mia famiglia, ma anche per i miei ospiti”.
Come ha conosciuto la formula dell'home restaurant?
“Grazie ai miei figli Francesco e Kety, lei vive in Germania dove questo nuovo metodo di ristorazione è già molto sviluppato rispetto a noi e mi ha dato questa idea. Francesco si è poi informato su tutto l'iter da seguire, la casa è abbastanza grande, l'investimento non era poi così consistente ed eccoci qua”.
Ospitare gente a casa presuppone non solo doti culinarie ma anche un'attitudine alla socialità e al contatto con le persone?
“Quella è una cosa che mi è molto mancata in questi due anni. Mi è sempre piaciuto stare a contatto con la gente fin da quando lavoravo nella videoteca di famiglia sotto casa, dopo trent'anni abbiamo chiuso l'attività e il rapporto con le persone mi è mancato molto. Prima in questa casa c'era anche il ristorante dei genitori di mio marito, quindi possiamo dire che è una tradizione che si ripete”.
Ci vuole il supporto di tutta la famiglia, lei lo ha avuto?
“Assolutamente sì, non solo mi hanno dato questa idea, ma mi aiutano moltissimo. In cucina faccio tutto da sola, mio figlio pensa alla sala e mio marito si occupa della spesa, anche perché lui aveva una macelleria e conosce bene il settore alimentare. E questo è il nostro segreto, ognuno ha il suo compito e tutti collaboriamo per far star bene i nostri ospiti”.
Perché si dovrebbe scegliere un home restaurant rispetto al ristorante tradizionale, chi sono i suoi clienti?
“Nelle Marche abbiamo un a grossa tradizione culinaria e per la convivialità e i miei ospiti sono tutti coloro, giovani e meno giovani, che vogliono sentirsi a casa. Una signora che è venuta a festeggiare il compleanno qui con la famiglia mi ha detto: se mi avessero portato al ristorante non ci sarei andata, ma qui è come se io avessi festeggiato a casa mia. E questa è la mia soddisfazione”.
Qual è il piatto che la rappresenta di più e che si deve assolutamente assaggiare?
“Faccio tutti piatti che mi hanno insegnato mia madre e mia suocera. Adoro preparare la pasta fresca quindi direi sicuramente cappelletti in brodo di cappone e maccheroncini al cinghiale. Io tendo sempre a sottovalutarmi, ma se tornano persone che ci sono già state, è un segno positivo. Preparo le cose che facevo per la mia famiglia, con lo stesso amore, ma in quantità più grandi”.
La vera chicca dell'home restaurant da Rosanna è il terrazzo esterno, uno spazio in grado di ospitare nei mesi estivi circa trenta persone, con una vista mozzafiato sulle colline circostanti e sul campanile della chiesa di Grottazzolina. I pranzi e le cene sono su prenotazione, con green pass, e sono a menu fisso (massimo 40 euro) e quello di pesce merita davvero il bis. Perché come recita il suo grembiule da cucina: il miglior ristorante è la mamma!