FERMO – Tra i migliori progetti italiani di contrasto alla povertà educativa c’è HobNob, il piano ideato dal comune di Fermo coordinato da Wega, l’impresa sociale guidata da Domenico Baratto.
A Roma Baratto si è confrontato con gli altri 27 progetti scelti tra quelli che hanno vinto il bando nazionale, 400 erano state le domande presentate: “Mettiamo i giovani al centro dell’attenzione, affinché tutti possano avere le stesse opportunità di crescita formativa ed educativa, a cominciare dai più svantaggiati”.
Un obiettivo ambizioso: migliorare la qualità dell’educazione dei giovani e farlo, come da significato della parola inglese hobnob, fraternizzando, stando insieme. Per riuscirci insieme con Wega ci sono numerosi partner che, riuniti in un unico contenitore, lavorano in tre spazi aggregativi del capoluogo sui temi dell’inclusione, integrazione e socializzazione.
Un progetto che accompagnerà i giovani fermani under 17 per 40 mesi, fino al 2027, tra il Centro Territoriale Campiglione, il ricreatorio San Carlo e The Tube.
Sono previsti laboratori genitori/figli, laboratori di tecnologie digitali e supporto psicologico, potenziamento scolastico e peer education, coaching e orientamento scolastico, laboratori di teatro e attività etiche, servizi di educativa di strada e bibliobus.
Unico scelto nelle Marche come relatore durante l’incontro organizzato dall’impresa sociale “Con I bambini”, soggetto attuatore del “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile” interamente partecipato dalla fondazione “Con il Sud”, Domenico Baratto, accompagnato da Manuela Gaspari, che segue gli spazi aggregativi, ha presentato le azioni incassando l’applauso della qualificata platea.
“E’ stata un’esperienza molto fruttuosa – dice Baratto – non solo perché certifica il raggiungimento di un alto livello qualitativo nella formazione, ma soprattutto perché arricchisce la nostra professionalità e apre nuove strade e collaborazioni per il futuro, sempre per dare di più e meglio nelle nostre azioni formative sociali. Una vetrina anche per le Marche e Fermo, che hanno dimostrato ancora una volta di essere in prima linea nella progettazione e nel supporto alle fasce più complesse di popolazione”.
Oltre a Wega e al Comune di Fermo, il progetto Hob Nob include la cooperativa Il Faro, la Comunità di Capodarco, l'Università di Macerata, il Centro Sociale Campiglione, l'associazione Centro di Solidarietà Marche Sud, la Fondazione O.R.A.F.A.C., tutte le scuole della città di Fermo e Human Foundation Do&Think Tank per l'innovazione sociale. Quest'ultimo è anche organo di monitoraggio del progetto.
“Una bella opportunità, insomma, per socializzare, aggregare, formare una nuova comunità educante. Una cosa è certa, i giovani saranno protagonisti delle azioni” conclude Baratto.